Poeta e narratore italiano (Roma 1944 - ivi 1996). Nel 1971 pubblicò la prima raccolta di poesie, Invettive e licenze, con cui, grazie anche all'autorevole avallo di P. P. Pasolini, si affermò nell'ambiente letterario romano come una delle figure più rappresentative di una nuova generazione di poeti, non compromessa con le ragioni della neoavanguardia.
Vita e opere
Dopo il romanzo L'innocenza (1970; ...
Leggi Tutto
Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] impetuosità, aveva fatto posto a un morbido, estenuato godimento della bellezza. Il d. è pervaso da un’ansia metafisica, e . Maeterlinck), in Spagna e nei paesi di lingua spagnola (R. Darío), in Portogallo (E. de Castro), anche se le diverse varietà ...
Leggi Tutto
VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] chiuse dentro splendide cornici a pinnacoli sono opere di raffinata bellezza, ma pur sempre prodotti piuttosto d'industria, che d'arte oro della Dogana. Un altro gruppo di scultori si raccoglie a dar fasto al mausoleo del Tireli per i Valier a S. ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] Trieste senza passare per acque iugoslave e l'ipotesi di dar vita a una zona franca di Trieste.
Sul piano degli Siciliano con Racconti ambigui e Rosa (pazza e disperata) e D. Bellezza (Lettera da Sodoma; Il carnefice). Residui di un tipico realismo ...
Leggi Tutto
CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] che l'arte (ma tutto è arte): l'attimo della bellezza e l'espressione della bellezza; tutte le altre forme non sono che transiti..." (ibid., frutto di un viaggio in Grecia compiuto col figlio Dario nel 1934, Et in Arcadia ego (Milano 1936), ...
Leggi Tutto
FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] la famiglia si trasferì a Milano per gli studi dei figli (a Dario fecero seguito Fulvio e Bianca, poi scrittrice per l’infanzia), fu donna il 18 luglio 1929), dalla prorompente e radiosa bellezza, discendente da un’antica famiglia di teatranti di ...
Leggi Tutto
La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] rigato di lacrime; tremare dalla paura;
(c) portatore di un attributo – attributi o sfera di influenza: Venere per «bellezza»; Bacco per «vino»; Marte per «guerra»; Carnera per «gigante muscoloso»;
(d) patrono – chiesa o altro edificio: ascoltare ...
Leggi Tutto
L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] discorso quanto un opportuno cambiamento (permutatio) dell’ordine delle parole»; esso darebbe pregio al discorso conferendogli bellezza e armonia ed evitando asprezze, durezze e sconnessioni. Le parole andrebbero infatti collocate al loro posto più ...
Leggi Tutto
La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] Gozzano, che la inserisce nei suoi testi con moduli che sembrano ancora richiamarsi alla lezione dantesca:
Belli i belli occhi strani della bellezza ancora
d’un fiore che disfiora e non avrà domani
(“Le due strade”, in I colloqui, II, vv. 20-21)
Il ...
Leggi Tutto
Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] )
Spesso poi in Dante la reticenza (da lui menzionata col termine tecnico, si veda preciso in Par. XXX a proposito della bellezza di Beatrice) è l’unico modo per cantare le lodi di quanto percepisce e vede (Tateo 1996).
Nei secoli successivi, Pierre ...
Leggi Tutto
bruciare
v. tr. e intr. [lat. *brusiare, di etimo incerto] (io brùcio, ecc.). – 1. tr. a. Consumare, distruggere con l’azione del fuoco: b. la legna; b. della carta; b. l’incenso; ho bruciato un pacco di vecchie lettere; iperb., b. l’arrosto,...
chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: venite, venite, non temete (Fior....