Erede (n. nella contea di Lecce 1370 circa - m. Lecce 1446) del fratello Roberto, conte di Lecce, portò i suoi feudi in dote a Raimondo Orsini-Del Balzo (1384) e, dalle lotte tra angioini e durazzeschi, [...] . Morto Ladislao (1414), fu tenuta quasi prigioniera dalla nuova regina, la cognata Giovanna II. Più tardi ebbe restituiti i feudi e, ceduto il principato al figlio, Giovannantonio Orsini-Del Balzo, si ritirò nella sua contea di Lecce, seguendo ...
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Famiglia di industriali russi. Il capostipite Demid Antuf´ev era un fabbro di Tula. Il figlio Nikita (1656-1725) fondò una fabbrica d'armi ed ebbe da Pietro il Grande la commissione di molti lavori nella [...] , Akinfij (1678-1745), fondò numerose officine e scoprì i giacimenti di argento degli Altai. Prokofij (1710-1786), continuata da Pavel Grigor´evič (1738-1821) fondatore dell'Istituto D. di scienze superiori; da Nikolaj (Pietroburgo 1773 - Firenze ...
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Famiglia veneziana, i cui capostipiti emigrarono nel sec. 13º da Cremona a Chioggia e a Padova, e di cui è certa la discendenza da Iacopo (Padova 1298 - Venezia 1359), medico a Chioggia, poi a Padova alchimista, [...] astrologo e costruttore d'uno dei primi orologi a peso (donde l'appellativo dato alla famiglia), autore, tra l'altro, di un Aggregator seu promptuarium medicine, che ebbe larga diffusione, e del trattatello De fluxu et refluxu maris. Il figlio ...
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Figlio (n. 1254 - m. Napoli 1309) di Carlo Id'Angiò; principe di Salerno (1271), aveva sposato (1270) Maria di Ungheria, erede di quel trono. Fatto prigioniero (1284) dagli Aragonesi durante la guerra [...] che però scomparve presto (1296). Restaurò il proprio dominio in Piemonte, mentre in Oriente si dovette limitare al principato d'Acaia. Dal 1302 fino alla morte prese larga parte alla vita politica dei comuni toscani, facendovi agire come vicario il ...
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Moneta coniata nel 1278 nella zecca di Napoli da Carlo Id’Angiò, in oro e in argento, con lo scudo bipartito di Francia e Gerusalemme sul recto e la scena dell’Annunciazione sul verso (ebbe perciò anche [...] , attraverso varie modifiche (prima e più importante quella di Carlo II d’Angiò del 1303 che le procurò il nome di c. gigliato), divenne poi moneta di conto e fu emessa fino al 1860. Ebbe larghissima diffusione e fu imitata in Francia e in Oriente ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] e il suo discepolo Antonio Brassavola (1500-1570); Pier Andrea Mattioli di Siena (1501-1577), famoso per i suoi commentarî a Dioscuride; Luca Ghini di Croara d'Imola (1500-1556), che insegnò botanica a Bologna, diresse l'orto botanico di Pisa ed ebbe ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] dal 1890 in poi. Nel quinquennio 1911-15 si ebbe un saldo attivo di 14 mila persone in media all'anno; nel periodo postbellico i valori oscillarono d'assai (7 mila nel 1924, 12 mila nel 1925), ma nel 1932 si è tornati a una eccedenza di ben 16.937 ...
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Mineralogia. - L'alabastro calcareo od orientale è una varietà translucida di calcare con struttura fibrosa, fibroso-raggiata o zonato-concentrica (alabastro onice). Si rinviene nel Bergamasco, in provincia [...] sia incominciato prima del sec. IV a. C., e fu limitato a sarcofagi e ad urne. Tra i sarcofagi meritano di essere menzionati per i loro pregi d'arte uno trovato tra Chiusi e Città della Pieve, che rappresenta il defunto sdraiato sul letto conviviale ...
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Denominazione generica di polimeri, naturali o sintetici, aventi il comportamento della gomma elastica. La produzione mondiale di e. è salita dai 5,5 milioni di t. nel 1965 a circa 11 milioni di t nel [...] New York 1968; P. Wright, A. P. C. Cumming, Solid polyuretane elastomers, Londra 1969; S. L. Aggarwal, Block polymers, New York 1970; I. D. D'Ianni, in Chemtech, 1971, p. 401; S. Cucinella, A. Mazzei, in La chimica e l'industria, LIII (1971), p. 748 ...
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, Famiglia di scultori napoletani del sec. XVI e XVII. Il più noto dei cinque artisti appartenenti ad essa è il maggiore, Gian Domenico d'Auria, che fu scolaro di Giovanni da Nola, sotto il cui influsso [...] in S. Pietro ad aram.
Del tutto secondaria è l'attività che svolsero id'Auria; abili mestieranti, più che veri artisti, ripeterono convenzionalmente, senza soffio d'ispirazione, le forme, povere e fredde anch'esse, del loro maestro Giovanni Merliano ...
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A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...