Egitto, storia dello
Francesco Tuccari
Da terra di conquista a grande paese arabo
Sede di una civiltà millenaria, l'Egitto ha fatto parte, nel corso della sua storia, di mondi profondamente diversi [...] di stampo socialista, nazionalista e panarabista (volta cioè a promuovere una vasta solidarietà tra tutti i popoli di lingua e cultura araba), che ebbe i suoi momenti più significativi nella crisi di Suez del 1956 e nella guerra contro Israele del ...
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Ghose, Aurobindo
Patriota e filosofo indiano (Calcutta 1872-Pondicherry 1960). Educato secondo il modello inglese, fra il 1879 e il 1893 visse in Inghilterra, dove pubblicò i primi versi. Tornato in [...] India, fu professore di inglese e francese a Baroda, divenne un appassionato studioso di cultura indiana e sostenitore del movimento nazionalista. Esponente del gruppo rivoluzionario bengalese Jugantar, fu tra i promotori della politica di resistenza ...
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Yoruba
Monarchia nell’od. Nigeria, Benin e Togo. Dalla costellazione di città-Stato legate al centro ancestrale di Ife si sviluppò la monarchia y. nell’11° sec., toccando l’apice del massimo splendore [...] tra 13°-14° secolo. Con una cultura urbana e un ordinamento politico-sociale molto sviluppati, Y. è celebre per l’arte figurativa, delle terrecotte e dei bronzi a cera persa. ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] La fase di formazione della civiltà in G. copre un lungo periodo, ed è la produzione fittile che contraddistingue le culture neolitiche. La cultura Jōmon, già presente in età paleolitica, si protrae dal 7000 ca. al 300 a.C., ed è caratterizzata dalla ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] parte dei ss. Cirillo e Metodio e di s. Venceslao comportò, con l’adozione del rito latino, un deciso orientamento verso la cultura dell’Europa occidentale e meridionale. Alla fine del 9° sec. e all’inizio del 10° risalgono le prime chiese in pietra ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] 156).
È mirabile come il B., che passò tutta la sua vita di adulto in Italia, sia riuscito a rimanere così impervio alla cultura italiana. Positivamente non c'è forse una idea nel B. che gli sia venuta da autori italiani, nemmeno dai suoi allievi. E ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] fanno intravedere come in realtà non ci sia soluzione di continuità nel C. tra il letterato mancato e l'organizzatore di cultura. In assenza di un temperamento creativo e di una vocazione politica che si sostituisse ad esso, è naturale che un uomo ...
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GUERMANDI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 23 sett. 1900 da Umberto e Camilla Fusari. Abbandonati gli studi al termine della scuola elementare, cominciò a lavorare come operaio ma avvertì [...] comunque l'esigenza di formarsi una cultura da autodidatta. Attratto dalla politica, nel 1916 partecipò alle manifestazioni contro la guerra e il caroviveri e nel 1918 s'iscrisse alla federazione giovanile socialista per poi aderire, come la ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] T. Tomasi et al., La scuola secondaria in Italia (1859-1977), Vallecchi, Firenze 1978, pp. 137-245.
M. Raicich, Scuola cultura e politica da De Sanctis a Gentile, Nistri-Lischi, Pisa 1981.
A. Santoni Rugiu, Chiarissimi e magnifici. Il professore nell ...
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GENERALI, Luigi
Mario Pecoraro
Nacque a Modena l'8 sett. 1803 da Giovanni e da Isabella Giardini.
Il padre aveva occupato fino al 1796 il posto di impiegato nell'ufficio di revisione delle finanze ducali. [...] Imbevuto di cultura letteraria, era stato in età giovanile autore di numerosi componimenti poetici e all'arrivo dei Francesi aveva ricoperto la carica di segretario del Comitato di governo di Modena e nel 1797 aveva avuto il compito di riorganizzare ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...