Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] da Buti. Quello dei commenti alla Commedia, in latino e in volgare, è nel Trecento un nuovo genere, non ovvio nella cultura del tempo (è stata commentata la canzone Donna me prega di Cavalcanti, e Dante si autocommenta nel Convivio, la cui diffusione ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] Sono invece scomparsi dall’uso termini strettamente legati alla cultura longobarda (arimanno); altri sono relegati all’uso longobardo, per il quale non si attesta una cultura scritta. Tra i prestiti successivi vanno distinti termini passati ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] e Internet), e l’influsso angloamericano ha permeato sempre più massicciamente, accanto ai tradizionali, settori nuovi: la cultura hip-hop, le serie televisive di grande successo e seguito, le nuove tecnologie. Ciascuno di questi settori ha ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] (Ianus Pannonius) specialmente durante il regno di Mattia Corvino e Beatrice d’Aragona, la cui corte fu un centro di cultura umanistica nell’Europa centro-orientale. L’orizzonte letterario dei sec. 16° e 17° è dominato da una duplice lotta: per ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] Romaine annonçant à Rome la fin de la peste (2001). Si è quindi dedicato allo studio dell'influenza della cultura francese nel secolo dell'Illuminismo attraverso una serie di ritratti di protagonisti maggiori e minori in Quand l'Europe parlait ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] introducente un’oggettiva sul modello della duplicità di funzioni del gr. ὅτι.
Le fonti dei c. nelle grandi lingue europee di cultura sono rappresentate dal greco e, più spesso, dal latino e l’ambito in cui i c. si realizzano è quello del ...
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Più che l'ammirazione l'imitazione di usi e costumi americani e in particolare degli Stati Uniti, autentici o supposti tali, già in aumento prima della seconda Guerra mondiale, si è ancor più diffusa e [...] lo più come termini volgari, che solo gradatamente e in parte venivano accettati dai parlanti e scriventi di più elevata cultura, mentre per i cosiddetti britannismi (briticisms) negli Stati Uniti, e in parte anche nel Canada, accadeva normalmente il ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] non di rado – benché oggi meno che un tempo – di riscontrare uno spiccato colore locale anche in persone di elevata cultura. In ogni caso, non è difficile comprendere il disagio dello straniero che, desiderando apprendere la nostra lingua, si trova ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] pesci, due bocche, ecc.), è anche vero che il lavoro di Xu Shen ha risentito profondamente di alcuni criteri propri della cultura della sua epoca. Così, si è portati ad affermare che il numero totale dei radicali contenuti nella Spiegazione sia stato ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] , positivamente orientato nei riguardi di tutto quanto sapesse di esotico, a favorire in Italia l’interesse per la cultura russa; nella seconda metà del secolo la grande stagione della narrativa rilanciò l’immagine della Russia tra gli intellettuali ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...