Poeta statunitense (n. Garretsville, Ohio, 1899 - m. suicida nel Golfo del Messico 1932). Sensitivo, entusiasta, dalle sue letture (Eliot, Pound, Blake, Rimbaud, Laforgue, Whitman) trasse una cultura incerta [...] e confusa, risolta, nelle prime, poesie (White buildings, 1926), in riecheggiamenti più che in assimilazioni. Nel poema The bridge (1930) C. volle creare una grande rapsodia americana, culminante nella ...
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Storico della letteratura polacca (Drohobycz 1863 - Cracovia 1943); prof. nell'univ. di Cracovia (1896-1933). Di formazione positivista, ha studiato in particolare i primi secoli della cultura polacca [...] (Mikołaj Rej z Nagłowic, 1895; Piotr Skarga, 1897, pubbl. 1925; Jan Kochanowski, 1930) e i rapporti di questa con l'Italia (Bologna i Polska "B. e la Polonia"; Guarini i jego poselstwa "G. e le sue ambascerie"; ...
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FLORIO, Lavinia
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 13 sett. 1752 dal conte Daniele, noto poeta friulano, e da Vittoria dei conti di Valvason-Maniago Arcoloniani, dama di notevole cultura e spiritualità. [...] e dai porniferi autunni", dove era stato ospitato C. Goldoni e dove conveniva la società friulana più illustre per nascita e per cultura. Fu dunque in quel contesto che la F. (specialmente dopo la morte della madre nel 1763, per cui dovette fungere ...
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Movimento filosofico, politico e letterario sorto in Russia negli anni 1830 in contrapposizione alla corrente occidentalista e caratterizzato dalla ricerca e valorizzazione dei caratteri distintivi della [...] cultura russa. Nato da un terreno ideologico in cui la critica conservatrice alle riforme di Pietro il Grande si fondeva con le nuove problematiche del romanticismo filosofico importate dall’Occidente e con la critica romantica della società moderna, ...
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Storico, sociologo e scrittore tedesco (Biebrich, Renania, 1823 - Monaco di Baviera 1897); dapprima giornalista, quindi prof. di scienza dello stato (dal 1854) e successivamente (dal 1859) di storia della [...] 'univ. di Monaco, direttore (dal 1885) del Museo nazionale bavarese. La sua concezione della storia della cultura prescinde dagli aspetti politico-istituzionali per soffermarsi sull'insieme degli atteggiamenti mentali e delle espressioni artistiche ...
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Scrittore statunitense (Lowell, Massachusetts, 1922 - Saint Petersburg, Florida, 1969) di famiglia franco-canadese, considerato, insieme con A. Ginsberg e W. Burroughs, l'esponente più rappresentativo [...] della cultura beat. Tra le sue opere occorre citare On the road (1957), The Dharma bums (1958) e Desolation angels (1965).
Vita e opere
Esordì nel 1950 con The town and the city, romanzo-fiume sulla sua infanzia nel New England. Il già citato On the ...
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Critico e filologo italiano (Cutrofiano 1914 - Lecce 2015); prof. univ. dal 1963, ha insegnato letteratura italiana a Lecce. Importanti le sue ricerche sui poeti minori del tempo di Dante (Cultura e stile [...] al vero, 1980); nel 1980 ha pubblicato il volume Dante Boccaccio Leopardi. Fondatore e direttore della Biblioteca salentina di cultura, è condirettore del Giornale storico della letteratura italiana e dell'Alighieri. Tra i suoi scritti più recenti si ...
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Teorico russo della letteratura (n. Pietrogrado 1922 - m. 1993). Titolare della cattedra di storia della letteratura russa presso l'univ. di Tartu, è da considerarsi uno dei maggiori rappresentanti della [...] S. Puškin (1983; trad. it. 1990), Sotvorenie karamzina ("La creazione di Karamzin", 1987), Kul´tura e vzryv (1992; trad. it. La cultura e l'esplosione, 1993). In Italia sono stati pubblicati anche i voll. Testo e contesto. Semiotica dell'arte e della ...
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Scrittore italiano (Bologna 1877 - ivi 1951), prof. per molti anni nell'Accademia di belle arti di Bologna; collaborò ai principali giornali e periodici con articoli di varia cultura, raccolti poi parzialmente [...] in volume (Passeggiate, 1923; Divertimenti, 1930; ecc.). Pubblicò numerosi volumi di poesia e di narrativa, nei quali espresse, seppure attraverso influssi dannunziani, e, in minor misura, pascoliani, ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] di R. Schumann). Trasferitosi a Parigi, in un ambiente più aperto, assunse la funzione di mediatore tra le due culture, svolgendo un'attività saggistica multiforme e per alcuni anni assai intensa. Spirito per sua stessa natura portato alla polemica ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...