ALLIEVO, Giuseppe
Francesco Corvino
Nacque a S. Germano Vercellese il 14 sett. 1830, e, compiuti gli studi secondari nella città di Vercelli, s'iscrisse alla facoltà di filosofia dell'università di [...] Per la biografia: G. B. Germi, La mente di G. A.,Torino 1904; Id., Indice cronologico delle pubblicazioni del prof. G. A., in Cultura filosofica, IV (1910), pp. 479-484; Id., La vita e il pensiero di G. A., in Atti d. Accad. Roveretana degli Agiati,s ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] espandersi delle civiltà umane.
Conseguenze su fauna e flora. - Le prime alterazioni di questo tipo risalgono a epoche e culture preistoriche, e furono dovute all’uso del fuoco per diradare e distruggere le foreste e per stanare la selvaggina. A ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] m. pone evidenti problemi di senso, che portano le società a interrogarsi sulla natura di un simile evento. In numerose culture la m. nelle sue diverse modalità è ritenuta causata da fattori e motivazioni di origine e natura sociale. Diviene quindi ...
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(App. III, I, p. 245)
Giurista e filosofo. Ha insegnato Filosofia del diritto e poi Filosofia della politica nell'università di Torino fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita della [...] , di socialismo, di pace e di guerra. Al livello deontologico e valutativo, e alla luce di una cultura militante (non però come cultura di partito), si esprime invece l'impegno propriamente politico di B., rivolto all'elaborazione di un modello di ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] ), Psicologia delle menti associate (1859-64) – diede espressione a un pensiero originale, frutto dell’incontro tra la cultura positivistica, la tradizione illuministica lombarda ed europea e un forte senso della storicità del mondo umano mutuato da ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] , pp. 293-312.
Ibn al-Nadīm: Ibn al-Nadīm, Muḥammad ibn Isḥāq, The Fihrist of al-Nadīm. A tenth-century survey of Muslim culture, edited and translated by Bayard Dodge, New York, Columbia University Press, 1970, 2 v.; v. II, p. 1113.
Isho῾dad di Merv ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] , a partire dalla filologia rinascimentale, ma soprattutto grazie al pensiero di Giambattista Vico. Sta di fatto che la cultura italiana ignorò per molti anni la sua teoria dell’interpretazione.
La proposta ermeneutica bettiana nasceva da un’istanza ...
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] Sinistra, ma polemico verso il trasformismo di Depretis, in lui si riflette chiaramente l'impegno di parte della cultura liberale del tempo di dare sostanza culturale alle strutture dello Stato laico, onde il problema dell'istruzione come condizione ...
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Fenomenologia
Carlo Sini
Fenomenologia (calco dell'originale tedesco Phänomenologie) indica, in generale, la descrizione ordinata dei fenomeni, ovvero del modo in cui si presenta e si manifesta una [...] noema), Husserl assegnò alla fenomenologia un ruolo al tempo stesso fondante e critico nei confronti delle scienze e della cultura. Ogni contenuto (del giudizio, della volontà, del sentimento, della riflessione, del ricordo ecc.) rinvia infatti a un ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] con il Discorso del metodo (in L'anima, I[nov. 1911], pp. 323-344), e con l'articolo Svolgimento e progresso (in La cultura contemporanea, IV[1912], n. 58, pp. 174-181), scritti ai quali si richiamerà l'Introduzione all'attualismo (in Giorn. crit. d ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...