Propriamente, atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica [...] di J. des Esseintes), A. Conti, A. De Bosis ecc.
In quanto tale, l’e. si riconnette con quel più vasto movimento della cultura e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, e che, toccato il suo culmine verso la fine del 19° sec., spinge le sue ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] Filosofia e religione nel pensiero di Mussolini, pubblicato a Roma nello stesso 1934, a cura dell'Istituto nazionale fascista di cultura; un saggio tendente ad appurare se in Mussolini ci fosse un "germe di pensiero" che dal punto di vista filosofico ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] presente la collaborazione dei due pensatori e il succo vitale che da tale armonia, sia pure di contrasti, aveva tratto la cultura italiana" (Belfagor, VIII [1953], p. 265, poi in Opere, V, pp. 192 s.).
Nelle parole di Bruna Fazio-Allmayer, la quale ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] , considerato tra i più significativi per la diffusione della nuova religione della natura che andava circolando anche nella cultura italiana, proponeva quale primo obiettivo quello di condurre l'uomo a una nuova saggezza, grazie alla riconciliazione ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] ‘valori’ morali e religiosi. Così P. Gassendi assunse lo s. come momento fondamentale di una battaglia contro la vecchia cultura scolastica e come presupposto per una nuova teoria della ragione, capace di costruire, nel suo uso empirico, un sapere ...
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Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] al nucleo, cioè, di scrittori modernisti, eredi d'innovatori quali Ganivet, Alas, Unamuno, Costa, ecc. Formò e perfezionò la sua cultura in Germania, dove si educò al neokantismo. Tornato in patria, successe nel 1910 a N. Salmerón nella cattedra di ...
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Storico e filosofo italiano (n. Napoli 1945). Ultimati gli studi in Lettere e filosofia (allievo di E. Garin), ha intrapreso la carriera universitaria insegnando negli atenei di Firenze e Trieste; dal [...] - Un intellettuale nel Novecento (2011) e La democrazia dispotica (2012). Direttore nel 2016 dell'opera Croce e Gentile. La cultura italiana e l'Europa, edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, tra le sue opere più recenti si citano: Il nuovo ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] umana, libertà), per quanto la loro positività sia svincolata dal riferimento alla natura e si collochino nell'ambito della cultura e della storia, a mio avviso ricercano una giustificazione razionale, per così dire 'ex negativo', nel fatto di non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] per i rapporti tra i poteri dello Stato regolati dalla costituzione formale).
Il lavoro si colloca negli anni in cui la cultura giuridica e politica dell’unificato Regno d’Italia compie lo sforzo di uscire dal provincialismo e di porre le conoscenze ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] di scarso rilievo sono le sue opere filosofiche, giunteci poi solo in parte, il B. fu senza dubbio uomo di vasta cultura, stimato negli ambienti più colti; oltre a ciò che risulta dalla sua vita e dalla brillante carriera, si potrà citare a conferma ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...