Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] gli intellettuali. Oggi, possiamo ben dire che la storia degli ultimi decenni ha proceduto esattamente nel senso auspicato dalla cultura ‛progressiva' e che la sconfitta o l'arginamento in Occidente del marxismo politico è stata la condizione per il ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] iniquo), espressa un secolo prima. E tuttavia non si può non apprezzare il ruolo che Kant attribuisce agli uomini di cultura nell'orientare e nel plasmare le idee dei cittadini, con effetti di grande importanza nella sfera sociale e politica. Egli ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] quelle che conservano caratteri di arcaicità, è rappresentato proprio dalla visione che l'essere umano ha di sé stesso. La cultura occidentale ha elaborato in modo particolare la nozione di Io facendone il perno intorno al quale ruota tutta la realtà ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] M. Santoro, Scienza e humanitas nell'opera del Galateo, in La Zagaglia, II (1960), pp. 2541. 50-63; E. Garin, La cultura filos. d. Rinascimento ital., Firenze 1961, pp. 174-77; G. Sait, Il pensiero ital. nell'Umanesimo e nel Rinascimento, II,Firenze ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Stefano De Luca
Il più grande esponente dell'idealismo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe un'acuta e drammatica coscienza degli straordinari mutamenti che si realizzarono [...] pensavano gli illuministi), ma nasce dallo spirito del popolo, ossia da quel "genio collettivo" da cui sgorgano la religione, la cultura, i costumi e infine l'organizzazione politica di ogni popolo. Non è quindi lo Stato a esistere in funzione degli ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] era divenuto direttore e di cui erano membri alcuni giovani studiosi che avrebbero avuto una parte eminente nella cultura europea (Marcuse, Benjamin, Fromm, Wittfogel, ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] papa ogni intervento nel dominio politico. ▭ Grande figura di pensatore, G. segna uno dei momenti culminanti della crisi della cultura e della società scolastica quale si era affermata lungo il secolo 13°: per molti aspetti egli avvia un orientamento ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] opera prestigio e ricchezza enormi. Ma il contrasto tra l'illuminismo sofistico, da lui eminentemente rappresentato, e la cultura tradizionale suscitò il sospetto degli ambienti a questa più fedeli; e la pubblicazione del suo scritto Sugli dèi (dove ...
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Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi [...] , il quale, promuovendo ricerche individuali e collettive, si proponeva di mantenere un atteggiamento critico nei confronti della cultura e della scienza e di definire una proposta politica per una riorganizzazione razionale della società. La "teoria ...
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Cacciari, Massimo. - Filosofo e uomo politico italiano (n. Venezia 1944); professore emerito di estetica presso l'univ. di Venezia, deputato del PCI (1976-83), fu sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, nell'ambito [...] il premio Hannah Arendt per la filosofia politica (1999) e quello dell'Accademia di Darmstadt per la diffusione della cultura tedesca all'estero (2002). Tra le opere: Krisis. Saggio sulla crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein (1976 ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...