Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] a questi fenomeni di crisi si osservano tuttavia anche esempi di una s. operaia tuttora esistente, nonché di una 'cultura della solidarietà' nel campo sociale. Non in tutte le organizzazioni sindacali europee si è verificato un drammatico calo degli ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] In questo modo, senza toccare l’essenza della religione cattolica, «la si porrà d’accordo con tutte le parti della cultura e in grado di aiutarle efficacemente e promuoverle» (Del rinnovamento, 2° vol., cit., p. 372).
Elementi di continuità, ma anche ...
Leggi Tutto
LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] pubblicati dal 1857 al 1912, Roma 1911. Un indice del carteggio è in C. Preti, L'epistolario di B. L. e la cultura europea del tardo Ottocento, in Quaderni per la storia dell'Università di Padova, XXX (1997), pp. 125-196 (comprende le lettere di ...
Leggi Tutto
GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] M. Dell'Aquila, Critica e letteratura in tre hegeliani di Napoli: S. G., S. Cusani, G.B. Aiello, Bari 1969; G. Oldrini, La cultura filos. napoletana dell'Ottocento, Roma-Bari 1973, pp. 163-183; Id., Napoli e i suoi filosofi, Milano 1990, pp. 126-135 ...
Leggi Tutto
LUCIANI, Pietro
Alessio Leggiero
Nacque a Salerno nel febbraio del 1823. Di famiglia agiata, ebbe il primo educatore nel padre, Gregorio, uomo di deciso orientamento liberale che nel 1799 aveva aderito [...] generici in S. Caramella, La formazione della filosofia giobertiana, Genova 1927, p. 257 n. 3; L. Russo, Francesco De Sanctis e la cultura napoletana (1860-1885), Bari 1943, p. 123 n. 3; L. Stefanini, Gioberti, Milano 1947, p. 411 n. 1; B. Croce, La ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] sia per la presenza di un clima generale, di varia matrice, che non favoriva lo sviluppo in Italia di una rigorosa cultura scientifica e il potenziarsi e l’imporsi di istituzioni e centri di ricerca che furono pur fondati ma che, progressivamente, si ...
Leggi Tutto
Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] applicabile ai fenomeni religiosi. Smith sostiene anzi che è improprio l'uso di 'credenza' come sinonimo di 'fede': nella nostra cultura moderna il vero significato di 'credenza' è uno stato mentale di assenso, privo di certezza e persino dubbioso, a ...
Leggi Tutto
DE GIULIANI, Antonio
Giorgio Negrelli
Nacque a Trieste il 27 luglio 1755. Il padre Francesco e la madre Teresa Bonomo appartenevano al più alto patriziato locale: un corpo ormai in rapidissima decadenza, [...] è a Vienna che il D. compì la sua formazione culturale, in un'università che solo da poco si era aperta alla nuova cultura e rincorreva perciò i miti dell'ottimismo, del secolo con l'impazienza del neofita; che riassumeva in un vivace eclettismo le ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] comune. Si tratta di una prospettiva nata dall’assimilazione del formalismo russo e dello strutturalismo, e che nella cultura italiana, con M. Corti e C. Segre, appare particolarmente attenta alla problematica della dinamica storica e funzionale dei ...
Leggi Tutto
Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] attraverso cui si legge la realtà. Il c. inoltre è la prima e ineludibile superficie sulla quale inscrivere i segni della cultura.
Sui c. vengono impressi simboli e segni di appartenenza, ferite o marchi che determinano lo status del soggetto. In tal ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...