GAGLIARDI, Rosario
Stefania Tuzi
Nacque a Siracusa da Onofrio Dominico e da Maria Contisi; nei documenti d'archivio non compare la data di nascita, si suppone comunque che non sia anteriore al 1682, [...] anche di altre fonti e di apprendistati esterni alla sua città. La sua opera evidenzia, infatti, il forte ascendente della cultura rinascimentale e del barocco italiano, nonché la conoscenza di opere quali quelle di D. De Rossi, F. Galli Bibiena, P ...
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GIOLLI, Raffaello
Gianluca. Fiorilli
Nacque ad Alessandria il 3 apr. 1889 da Gaetano e da Emilia Viotti.
Di formazione cattolica frequentò il ginnasio a Milano e il liceo a Novara. Appassionato sin [...] G., Pagano, Bari 1985, pp. 101-155; P. Pallottino, Storia dell'illustrazione italiana, Bologna 1988, p. 336; C. De Seta, La cultura architettonica in Italia tra le due guerre, Bari 1989, ad indicem; La pittura in Italia. Il Novecento/1 1900-1945, II ...
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DE SIMONE, Nicolò (Nicolò Fiammingo, Nicolò Lo Zet)
Ileana Creazzo
Figlio di Simon Pietro, di cui s'ignora se fosse a sua volta pittore, originario di Liegi, come si desume dalla firma sul Baccanale [...] o se era già un maestro indipendente, tuttavia l'esame della sua produzione rivela che egli partiva da una cultura figurativa di base che privilegiava il colore, la resa "espressionistica" del soggetto e l'attenzione analitica al particolare. A ...
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CATERINO (Catarino)
Francesca D'Arcais
Personalità secondaria della pittura veneziana della fine del sec. XIV, menzionato per la prima volta nel 1362 (Thieme-Becker), C. è ricordato con il pittore Donato [...] di un incerto chiaroscuro (si veda il s. Giovanni nella Crocifissione) fa pensare che C. fosse in contatto con la cultura figurativa dell'entroterra padano, 0 almeno egli era legato a tutta una cerchia di pittori, tra cui Giovanni da Bologna - di ...
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COPPO di Marcovaldo (Coppus Alarcoaldi)
Miklòs Boskovits
Nato probabilmente a Firenze nel secondo o nel terzo decennio dei XIII secolo, fu attivo a Siena e a Pistoia, oltre che nella sua città d'origine, [...] ) e gli anni a cavallo del XIII e del XIV secolo, dato che nell'opera non si rilevano riflessi di cultura pittorica propriamente trecentesca. Le affinità osservate da vari studiosi (Salmi, 1930-31; Longhi, 1948; Ragghianti, 1955 e 1969; Bologna, 1962 ...
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DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] di S. Domenico di Chioggia (Rizzi, 1974, p. 62 n. 8). Pietro vi appare completamente svincolato dalla dominante cultura tardomanieristica veneta.
Nel frattempo, secondo il Ridolfi (1648), inviava opere a Castelfranco: per i serviti una Madonna tra i ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] egli studiò e ricopiò fin da ragazzo - il B. poteva trovare ben poco nella provinciale Ferrara, chiusa a ogni novità di cultura. Frequentava l'antiquario F. Pasini, suo padrino, che acquistava le copie dall'antico del padre del B., e soprattutto il ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] , e il Cristo della croce astile di S. Maria a Impruneta del 1421 (Gentilini, 1982-83), opere entrambe di cultura strettamente ghibertiana; una croce processionale nel Museo dell'Opera del duomo a Firenze (Steingraber, 1966; Brunetti, 1969-70) del ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] per piccole sculture d'argento e di bronzo. Fu questo un periodo proficuo per l'arricchimento e l'aflinamento della cultura dell'A.: poté studiare il "classico" nella raccolta dei Gonzaga, andata poi distrutta nel sacco del 1630; educato ad attingere ...
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DOMENICO di Niccolò (Domenico dei cori)
Alessandro Bagnoli
Nacque probabilmente a Siena intorno al 1363, se dobbiamo dar fede all'età di "anni ottanta quatro o circa" (Milanesi, 1854, II, p. 237) che [...] Carli, 1949; Brandi, 1949; Del Bravo, 1970; Carli, 1977), che è stato successivamente smembrato in due gruppi di cultura pienamente trecentesca (Guiducci, 1977; Bagnoli, 1982; Bartalini, 1987), uno dei quali si indica criticamente col nome di Maestro ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...