Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] ", proseguì a Firenze l'impulso petrarchesco e attraverso le lettere (14 libri) si fece veicolo e promotore della rinascente cultura umanistica, ponendosi al centro della vita culturale italiana. Tra i temi sui quali più insiste, oltre alla polemica ...
Leggi Tutto
Dinastia dei re di Pergamo (3º-2º sec. a. C.); fu fondata da Filetero nel 282 a. C. e si spense con Attalo III che, morendo, lasciò il regno ai Romani (133). Gli A., principi saggi e generosi, resero Pergamo [...] uno dei centri più importanti della cultura ellenistica; prepararono politicamente l'intervento romano in Asia, ma nel tempo stesso contribuirono a introdurre in Roma la civiltà greca. ...
Leggi Tutto
Storico francese del mondo romano (Marsiglia 1930 - Parigi 2010). Considerato tra i più rappresentativi studiosi contemporanei di storia antica, l'opera di N. attesta l'originalità di un alto pensiero [...] storico che ha saputo riconoscere la validità e il significato del mondo romano nella cultura moderna.
Vita
Prof. presso la Sorbona (1969-92), poi prof. emerito. Dal 1986 membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres, dal 1992 al 1995 è ...
Leggi Tutto
Studioso di scienze politiche e storico statunitense (Giles County, Tennessee, 1844 - Brookline, Boston, 1933). Prof. di scienze politiche e diritto costituzionale alla Columbia University (1876-1912), [...] decano delle facoltà di scienze politiche, filosofia, scienze e belle arti, fece della Columbia un grande istituto di cultura in America. Nella Political science and comparative constitutional law (1891) e nei suoi numerosi lavori di storia americana ...
Leggi Tutto
Storico dell'estetica e uomo politico francese, nato a Budapest il 17 agosto 1863, morto presso Lione il 10 gennaio 1944. Assai presto scelse come patria di elezione la Francia, pur conservando sul piano [...] culturale un largo interesse verso la cultura tedesca. Già dal 1885 professore universitario per le letterature moderne, la Sorbona creò per lui (1918) una cattedra di estetica. L'affare Dreyfus fece di questo studioso un militante della politica, ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] al ’98, Mondadori, Milano 1974.
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Claudiana, Torino 2002.
P. Stella, Il clero e la sua cultura nell’Ottocento, a cura di G. De Rosa, T. Gregory e A. Vauchez, 3° vol., L’età contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1995 ...
Leggi Tutto
PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] prima del 1968 (cfr. Leonzio Pilato fra Petrarca e Boccaccio. Le sue versioni omeriche negli autografi di Venezia e la cultura greca del primo Umanesimo, Venezia-Roma 1964, rist. 1979, pp. XXII-600). Attraverso la carriera dell’italo-greco egli colse ...
Leggi Tutto
Storico statunitense (Papillion, Nebraska, 1897 - Madison 1996), professore di storia allo Smith College (1929-37), quindi al Teachers' College della Columbia Univ. (1937-42) e dal 1942 al 1968 all'univ. [...] del Wisconsin. Tra le sue opere: Growth of American thought (1943; trad. it. Storia della cultura e della società americana, 1959); Introduction to America (1944); Roots of America loyalty (1946); Probing our past (1955); The American paradox (1956); ...
Leggi Tutto
Sultano musulmano (1029-1072), il secondo dei "Grandi Selgiuchi". Domò ribellioni, organizzò territorî dell'Asia occidentale conquistati dallo zio Toghrul Beg cui successe (1064); con la vittoria di Manazkert [...] (1071) sull'imperatore Romano IV Diogene aprì ai Turchi la penetrazione in Asia Minore; favorì l'assimilazione della cultura arabo-persiana, per opera del suo ministro Niẓām al-Mulk. ...
Leggi Tutto
sionismo
Elena Loewenthal
Il risorgimento degli Ebrei
Il sionismo è un movimento di rinascita nazionale come ce ne sono stati molti altri nell’Europa moderna: dall’Italia alla Germania, alla Polonia. [...] , non sarà un sogno
Il grande ‘profeta’ del sionismo fu Theodor Herzl, un ebreo nato a Budapest nel 1860 ma di cultura tedesca. Fra il 1891 e il 1895 fu corrispondente a Parigi per un quotidiano viennese: qui assistette al processo contro Alfred ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...