Nell'orizzonte divenuto ormai vastissimo della f. moderna, che spazia dagli antibiotici ai miorilassanti, dai neuroplegici agli anticoagulanti, dai chemioterapici agli antifibrillanti, i filoni di studio [...] .) e di coenzimi (cocarbossilasi, fosfato di piridossale), prodotti che insieme ad altri enzimi, raccolti dai terreni di cultura di streptococchi (streptochinasi e streptodornasi), i quali agiscono indirettamente sulla fibrina del sangue attivando il ...
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L'uomo
Maria Arcà
Elisa Manacorda
La mappa del corpo umano
Come una grande città, anche il corpo è un sistema molto complicato, dove ogni parte svolge una funzione specifica. E tutte lavorano insieme, [...] un comportamento diverso. Per capire da dove provengono queste differenze, bisogna guardare dentro le cellule. Ma anche considerare la cultura in cui si vive.
Un corpo diverso
Pensiamo a una classe di bambini. Certamente ci saranno maschi e femmine ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] ca.), Firdaws al-ḥikma fī 'l-ṭibb (Il paradiso della saggezza in medicina), composto quando il processo di appropriazione della cultura greca era ancora in pieno svolgimento. L'autore, figlio di un erudito siro-cristiano, fu dapprima al servizio del ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] Manuscripts, ArtSt 5, 1927, pp. 115-147; M. Meyerhof, On the Transmission of Greek and Indian Science to the Arabs, Islamic Culture 11, 1937, pp. 17-29; P.M.M. Laignel-Lavastine, Le rôle de l'hérésie de Nestorius dans les relations médicales entre ...
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BUNIVA, Michele Francesco
Valerio Castronovo
Nacque a Pinerolo, il 15 maggio 1761, dall'architetto Giuseppe Gerolamo e da Felicita Testa.
Il B. si laureò in medicina a Torino il 7 marzo 1781 e attese [...] piemontesi. Ma il suo zelo attivistico e la serena fiducia nei benefici del nuovo corso e nelle funzioni progressive della cultura militante e della scienza (onde egli auspicava fra l'altro, nel 1805, lo sviluppo di opere di pubblica utilità e ...
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Lateralità
Giovanni Berlucchi e Bruna Rossi
Con il termine lateralità si definisce genericamente l'asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e, in senso più specifico, la parziale [...] 6, pp. 8-13.
b. rossi, d. salmaso, Mancino se è possibile. Il fenomeno del mancinismo nella scherma, "SDS: Rivista di cultura sportiva", 1985, 4, pp. 30-35.
d. salmaso, a.m. longoni, Problems in the assessment of hand preferences, "Cortex", 1985, 21 ...
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Prevenzione
Alessandro Menotti
In campo medico, per prevenzione si intende il tentativo di evitare la comparsa di una malattia, o di una sua specifica manifestazione o di un suo aggravamento o recidiva [...] differenti.
Se oggi si intravede qualche miglioramento, nel settore sia pubblico sia privato, in termini di prevenzione e cultura della salute, ciò dipende da alcuni eventi verificatisi negli ultimi quindici-venti anni, primo fra tutti l'inizio del ...
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GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] e di Galeno uniti a compilazioni di altri autori come Celio Aureliano e Sorano d'Efeso, privi tuttavia di una vera cultura medica e letteraria; testi di una seconda fase, sottoposti a un lavoro di rielaborazione e di amalgama attuato a partire dall ...
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MANFREDI, Girolamo
Anna Laura Trombetti
Nacque a Bologna, verosimilmente intorno al 1430 considerando che conseguì la prima laurea nel 1455; del padre è noto solo il nome, Antonio.
Anche se Giovanni [...] . Il Perché, a cura di A.L. Trombetti Budriesi - F. Foresti, Bologna 1988, pp. 7-24; A.M. Nada Patrone, G. M. nella cultura medica e astrologica d'età umanistica, ibid., pp. 25-40; F. Foresti, Il lessico medico e il volgare nel Perché di G. M., ibid ...
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AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] modo anche di frequentare il laboratorio di chimica fisiologica, diretto da D. Lo Monaco, diversificando e ampliando la propria cultura biologica.
Gli studi dei suoi maestri più diretti, del Luciani prima e del Baglioni poi, che succedette al primo ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...