Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità [...] un’autonoma capacità di sentire. La nascita della dottrina del g. estetico è collocabile anch’essa nel 17° sec., nella cultura spagnola (B. Gracián fu tra i primi a usare quel termine, dandogli il significato di una facoltà capace di apprezzare con ...
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Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] ritiene di doverne ricercare la causa in fattori esterni all'individuo. 1) Teoria culturale. - R. F. Babes afferma che il tipo di cultura può agire in tre modi sullo sviluppo dell'a.: secondo il grado in cui induce nei suoi membri tensioni interne o ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] si considera la comunità come un gruppo specifico di persone che vivono in un'area geografica definita, hanno una cultura comune, sono organizzate in una struttura sociale e palesano una certa consapevolezza della loro identità come gruppo, è chiaro ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] pp. 225-280, e XCIII (1935), pp. 53-98 (da lettere dell'Amaduzzi al B.); Id., Settecento italiano. Contributo alla storia della cultura, I,L'Ab. G. C. Amaduzzi, Padova 1941, p. 347(Indice); G. Natali, Il Settecento, Milano 1955, p. 1220(Indice); M. D ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] (1992), pp. 79-82; A. Poppi, Il "De caelesti substantia" di Matteo Ferchio fra tradizione e innovazione, in Galileo e la cultura padovana, a cura di G. Santinello, Padova 1992, pp. 18 s., 37; S. De Angelis, Zwischen Generatio und Creatio. Zum Problem ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] del B.: esso mise il giovane apprendista chirurgo, vissuto sempre in un ambiente paesano, a contatto con la più aggiornata cultura e gli fece conoscere le nuove correnti d'idee che circolavano nel mondo dell'umanesimo. Il B. non diventò mai un ...
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DONATI, Marcello
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1538 a Mantova da Ettore, orefice da Correggio (secondo alcune fonti anche il D. sarebbe nato a Correggio), e da Laura Pomponazzi, gentildonna mantovana, [...] , sotto la guida di qualche professore. In breve si fece conoscere nella sua città come medico e uomo di cultura. Non ancora ventiquattrenne, fu ammesso all'Accademia degli Invaghiti, prima come "segreto", poi, a ventisei anni, venne designato quale ...
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CERVI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Parma il 14 ott. 1663 da Carlo e Orsola Grassi, in una famiglia agiata, che fu in grado di fargli compiere gli studi nel locale collegio dei gesuiti, dove ebbe come [...] immotae pertinentium, Parmae 1683). Entrambe le "difese" testimoniano una fase sincretistica, di passaggio dalla cultura peripatetico-umanistica allo sperimentalismo e meccanicismo rigorosamente intesi, propria degli ambienti accademici del tardo ...
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CEVIDALLI, Attilio
Arnaldo Cantani
Nacque a Reggio nell'Emilia il 31 luglio 1877 da Simone e Giuseppina Mortara. Compiuti gli studi liceali, s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università [...] (cfr. la voce Borri, Lorenzo, in Diz. biogr. degli Italiani, XIII, Roma 1971) seppe operare la sintesi tra cultura e metodologia medico-biologiche e mentalità giuridica e sociale. Tra le sue numerose ricerche, di particolare rilievo appaiono quelle ...
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FABRIS, Aldo
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Nacque a Palmanova (Udine) il 6 ag. 1872 da Eligio e da Giuseppina Pascolini. Laureatosi con lode in medicina e chirurgia nel 1896 presso l'università di Padova, vinse la borsa di studio [...] attività nell'università di Genova il F. si segnalò come un valente didatta, fondatore di una buona scuola, erede della cultura e dell'impostazione scientifica dei suo maestro P. Foà. Egli, inoltre, ebbe il merito di avere radicalmente rinnovato l ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...