Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] del resto la forza innovativa del cristianesimo, nel suo tormentato desiderio di affermarsi prendendo le distanze dalla cultura pagana, con la quale tuttavia si doveva necessariamente confrontare. Non a caso, come fa notare Tagliavini (19726 ...
Leggi Tutto
Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] recenti, vocaboli nella forma originale (muchachos, Mundial, vigilantes).
La Spagna in questo periodo funge da mediatrice tra la cultura araba e quella occidentale (si pensi alla Scuola dei traduttori di Toledo) e le attività marittime e commerciali ...
Leggi Tutto
BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] affermata nei circoli scientifici. Già nel 1910 in un articolo intitolato Lingue e dialetti del Trentino (edito in Pro cultura, I, pp. 178-205), egli attaccò, con argomenti validi, anche se ancora limitati, il principio sunnominato dell'unità ladina ...
Leggi Tutto
Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] è non tanto il persistere degli usi tradizionali, quanto l’impiego storico, accanto all’italiano, di una lingua ufficiale e di cultura diversa da esso: in Valle d’Aosta (➔ francese, comunità), così, è l’uso co-ufficiale del francese a fornire le ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] latino il testo siriaco attraverso una duplice versione in arabo (lingua materna dei maroniti nota anche agli ebrei di cultura elevata) e in italiano; del risultato di essa rimane testimonianza in un codice estense studiato dal cardinale G. Mercati ...
Leggi Tutto
Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] i risultati dell’adattamento all’italiano di formazioni in -ier, trapiantate in Italia grazie all’influsso della cultura cavalleresca della Francia medievale (cavaliere, arciere, cerimoniere). Dei due, il primo conserva una interessante vitalità ...
Leggi Tutto
Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] lupi») e di macroscopici errori d’ortografia («Dio cè»).
Benché accomunati dal bisogno di concretare i valori di una cultura ‘altra’ rispetto a quella canonica, gli autori dei graffiti non esprimono con modalità precarie contenuti che non avrebbero ...
Leggi Tutto
L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] . 61-62; «Abita nella mia selvaggia pace», “Furit aestus”, v. 19). L’ossimoro finisce per penetrare nelle forme più diffuse della cultura mediatica dell’epoca (ad es., in Luigi Mercantini, “L’inno di Garibaldi”: «son tutte una sola le cento città», v ...
Leggi Tutto
Si hanno almeno quattro significati del termine eteronimo in linguistica (altre accezioni sono relative ad altri ambiti):
(a) Negli studi sulla traduzione, l’eteronimia è una particolare relazione di sinonimia [...] farsi vedere né identificare. Un caso a parte è quello del nome ‘multi-uso’ (o ‘reputazione aperta’), tipico portato della cultura telematica, che può essere assunto da persone diverse nello stesso momento, e anche da gruppi di persone: in Italia, il ...
Leggi Tutto
tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...]
Lo sforzo di classificare gli individui secondo le caratteristiche del comportamento e della personalità è iniziato, nella nostra cultura, già presso i medici e i filosofi della Grecia antica. Nella tradizione ippocratico-galenica, si insegnava l ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...