Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] -323 (1a ed. 1941).
Praz, Mario (1930), La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Milano - Roma, La Cultura (rist. Milano, Rizzoli, 2008).
Serianni, Luca (2000), Sulla lingua del ‘Libro segreto’ di D’Annunzio, in Studi di filologia ...
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DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] cui segue alle pp. 381-416, la Vita del re Alfonso d'Aragona, dal cod. Maruc. 76.
Questi studi svelano la vasta cultura del D., interessata a più di un aspetto della ricerca bibliotecaria ed erudita in generale, e certo per questa fu eletto deputato ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] di una lingua, così per una lunga dimenticanza, si può perdere: la lingua dei Romani si apprende ormai tramite la sola cultura, mentre quella che si possiede ora, e che può quindi giudicarsi "nostra", è soltanto il volgare.
Stabilito ciò, resta da ...
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PARISIO di Benvenuto da Altedo
Diana Tura
PARISIO di Benvenuto da Altedo. – Nacque intorno al 1247, o poco prima, ad Altedo, a pochi chilometri da Bologna, dove il padre Benvenuto Brexanus si era trasferito [...] notarile bolognese di quel periodo, oltre a rafforzare l’immagine di Parisio come espressione dei forti legami fra cultura grammaticale, professione notarile e attività politica.
La redazione del trattato non gli impedì di continuare a esercitare l ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] quasi un'opera originale in lingua italiana. Ammirevoli erano anche le note, che senza sfoggio di erudizione mostravano la cultura del traduttore e la sua padronanza delle lingue greca e orientali, nonché una notevole conoscenza dell'architettura. Il ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] tradizione letteraria macedone (già rivendicata fin dagli inizi del 19° sec.) il cui patrimonio veniva in genere ascritto alla cultura bulgara.
Alla fine del 18° sec., tra gli Slavi della zona balcanica, la lingua slavo-ecclesiastica fu gradualmente ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] ’Ellesponto (5° sec. a.C.). Dalle testimonianze archeologiche, invece, le tracce protoslave più antiche sarebbero da identificare nella cultura lusaziana (16°-4° sec. a.C.), nel bacino dell’Oder e della Vistola.
Diffusione Nei primi secoli dell’era ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] un nome, l’aggettivo in genere presenta il valore di plurale:
(1) a. Raffaele è un uomo di intelligenza e cultura straordinarie
b. Maria frequenta un corso di Lingua e letteratura araba
Deviazioni da questo principio sono in genere connesse con lo ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] la seconda generazione di atlanti linguistici, in quanto si propongono di scandagliare aspetti particolari della storia linguistica e della cultura specifica di una regione o subregione, che le opere di taglio nazionale descrivono solo a grandi linee ...
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] divenire linguistico e conformi alle tecniche più fini e sicure per analizzare tale divenire. Attraverso la sua opera la cultura italiana poté stabilire un primo contatto con i più progrediti studi glottologici d'Oltralpe.
Diversi lavori apparsi tra ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...