PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] mondiale, in Atti Accademia nazionale dei Lincei, s. 9, XIII (2001), 2, pp. 159-272; Ead., Centocinquant’anni di cultura storico-antichistica in Piemonte, in Studia Historica - Historia Antigua, XIX (2001), pp. 26-67; M. Geymonat, Gli studi classici ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] lezione" crociana, poco applicasse gli strumenti d'intellezione storicistica e storicizzante dell'Antico, apprestati dall'idealismo alla cultura del nostro secolo; e meno citasse o capisse specialmente il Croce, sebbene del Croce interprete dei poeti ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] la categoria sociale che aveva più frequentemente occasione di usare la scrittura, e la lingua della scrittura, nella cultura giuridica e nell’amministrazione della giustizia, era ovviamente il latino. Tale latino, però, come in generale quello di ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] », 1987) e Tavšesapari («Rifugio», 1990), conferma la sua ispirazione lirica, intrisa di tristezza e nutrita di una solida cultura filosofica. M. Lebanidze in Rčeuli txzulebani or t’omad («Opere scelte in due volumi», 1989) riprende il meglio della ...
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Glottologo italiano (Roma 1923 - ivi 2008). La vastità dei suoi interessi, espressa da numerose ricerche di semitistica, germanistica, romanistica (di grande rilievo i suoi lavori di linguistica ladina), [...] della lingua e del linguaggio. Nel settore delle lingue storiche, B. ha pubblicato alcuni fondamentali lavori sulle lingue e culture iraniche; ha dato anche un notevole impulso agli studi sui grammatici antichi, grazie a una serie di contributi su ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] verso l'uniformità globale inoltre coabita con la rivalutazione di realtà locali. Da una parte vi è un forte interesse per le culture e per le lingue locali, e il mercato globale, in particolare, valorizza a scopi turistici e comunque di profitto i ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] denuncia la progressiva perdita di centralità del francese, la cui influenza si restringe a specifici ambiti della cultura e della politica internazionale.
Agli anni Sessanta e Settanta data l’introduzione di bipolare, crescita zero, mondializzazione ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] Korsisch, Sardisch), pp. 897-913.
Wagner, Max L. (1943), La questione del posto da assegnare al gallurese e al sassarese, «Cultura neolatina» 3, pp. 243-267.
Wagner, Max L. (1984), Fonetica storica del sardo, introduzione, traduzione e appendice di G ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] specifiche accezioni, oppure di registro) sono nate proprio da polimorfia (è quanto è avvenuto, nel corso del Novecento, per cultura rispetto a coltura e per inscrivere rispetto a iscrivere), da un altro ancora che il termine polimorfia può avere un ...
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Sistema linguistico fondato sull'inglese, con una semplificazione radicale del lessico e della grammatica: il nome infatti significa "inglese fondamentale". Proposto nel 1927 da C.K. Ogden, mira a diventare [...] stesso motivo rende molto problematica l'utilità del Basic come primo passo allo studio dell'inglese nei paesi di cultura occidentale; invece esso può avere qualche utilità nei paesi di civiltà molto diversa o molto inferiore (Cina, Africa). Ne ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...