Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] a costituire un’indubbia cifra identitaria e una forte spinta motivazionale per l’accostamento alla lingua e alla cultura italiane (sul melodramma quale veicolo di circolazione dell’italiano all’estero, nei secoli scorsi: ➔ cantata, voce; ➔ musica e ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] , il Mulino, 1990-1994, 3 voll., vol. 2°, pp. 312-395.
Terracini, Benvenuto (1957), Conflitti di lingua e di cultura, Venezia, Pozza.
Tessitore, Fulvio (2000), Avvertenza, in Giambattista Vico, a cura di Id. & M. Sanna, Roma, Istituto poligrafico ...
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LASINIO, Fausto
Rita Peca
Nacque a Firenze il 1° dic. 1831 da Giovanni Paolo, noto incisore, e da Enrichetta Spedolo, in un'antica e nobile famiglia di origine trevigiana.
Alunno del collegio Cicognini [...] (l'espressione è di F. D'Ovidio): il valore dello studioso e l'apporto che fornì al rinnovamento della cultura italiana nel periodo postunitario si colgono appieno se si considerano anche altri aspetti della sua opera, innanzitutto i rapporti con ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] due lingue.
Nel corso della sua storia, l’italiano è stato in rapporti di contatto con numerose lingue di cultura, e ciascuno di questi rapporti ha prodotto manifestazioni di diversi dei fenomeni sopra elencati e lasciato sedimentazioni più o meno ...
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LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] Mastrilli, marchese (poi duca) del Gallo, ministro degli Affari esteri del Regno di Napoli, questi, impressionato dalla sua cultura, lo chiamò nel proprio ministero in qualità di "apprendente". Nel dicembre 1809, fu nominato segretario della missione ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] il D. abbia seguito l'insegnamento filosofico e teologico nella scuola ferrarese del Righini, né egli mostra mai una particolare cultura o interesse religioso. È ben vero tuttavia che nei Diari udinesi, Gregorio Amaseo narra una visita fatta il 2 nov ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] il caso principe del latino e della sua ripetuta interazione con l’italiano, oltre che con tutte le principali lingue di cultura (De Mauro 2000; ➔ latino e italiano; ➔ lingue romanze e italiano).
Le premesse delle origini dell’italiano e della loro ...
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Glottologo francese (Moulins, Allier, 1866 - Châteaumeillant, Cher, 1936), allievo di F. de Saussure, prof. (1891) all'École des hautes études, dal 1906 al Collège de France. Nella storia della glottologia [...] (1918; 2a ed. 1928) è un'illustrazione lucida dei problemi linguistici contemporanei in vista della fondamentale unità della cultura europea. Coautore con A. Ernout del Dictionnaire étymologique de la langue latine, diresse, con M. Cohen, il volume ...
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Indoeuropei
Franco De Renzo
Tanti popoli, un'unica famiglia linguistica
Chi potrebbe sostenere, a prima vista, che vi sia una profonda affinità tra italiano, greco, albanese, tedesco, persiano e sanscrito? [...] radice indoeuropea. In questo modo, per esempio, abbiamo scoperto che i popoli indoeuropei avevano una cultura rudimentale, non conoscevano la scrittura, adoravano divinità locali, avevano una particolare struttura familiare e una organizzazione ...
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ALBERICO da Marcellise
Mario Carrara
Nato in Verona dopo il 1340 da Guglielmo da Marcellise, fu molto probabilmente allievo del grammatico veronese Marzagaia. Sposò nel 1364 Lucia di Giovanni, scultore: [...] in beni posti in città. Ebbe quattro figli: Cristoforo, Azzone, Verde e Almerina.
Bibl.: G. Biadego, Per la storia della cultura veronese nel sec. XIV: A. da M. maestro di grammatica e cancelliere scaligero, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...