DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] ripetono tutte che fu padovano, uomo d'ingegno e di cultura, e che andò ad abitare col Petrarca ad Arquà, di L. D. a Padova, ibid., pp. 493-97; L. Lazzarini, La cultura delle signorie venete e i poeti di corte e M. Pastore Stocchi, La biblioteca del ...
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CENCI, Bartolomeo
Claudio Mutini
Di famiglia patrizia perugina, nacque in data non precisabile, ma compresa entro il primo quarto del sec. XVIII, da Pier Girolamo e dalla lucchese Maria Ortensia Gabrielli. [...] vacante dell'anno 1758.
Senza evadere dai limiti della memoria familiare, con una certa ristrettezza degli orizzonti di cultura che l'ambiente cittadino inevitabilmente comportava dopo oltre due secoli di storia provinciale, la silloge del C. offre ...
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Critico letterario (Roma 1873 - ivi 1955); allievo di F. D'Ovidio, dal 1909 professore di stilistica, poi di lingua e letteratura italiana nell'Istituto superiore di magistero di Roma; socio nazionale [...] dei Lincei (1947). Studioso acuto e versatile, ricco di una profonda cultura, pubblicò scritti su Alfieri, Foscolo e Leopardi; particolarmente penetranti i suoi commenti ai classici, soprattutto quello alla Divina Commedia (1946-47), che coronò una ...
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Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] popolo avesse sviluppato i proprî miti a seconda del grado di cultura materiale raggiunto; nei miti volle ravvisare una trasposizione di fenomeni meteorologici. Fondò (1851) con Th. Aufrecht la Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung (limitata ...
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Critico e scrittore polacco (Kamienna Góra 1807 - Cracovia 1877). Prese parte ai moti del 1830, quindi (1838-43) alla vita culturale e politica dell'emigrazione parigina; a questo periodo risale il poema [...] Trzy wierzby ("Tre salici", 1841). Il suo interesse per la cultura contadina si riflette nella sua produzione poetica e narrativa (Wieczornice "Feste serali", 1854) e nelle sue idee politiche, ispirate a un conservatorismo populistico; ad uso dei ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] di Ludovico Cenci.
La famiglia era nobile e imparentata con le principali casate perugine. Il padre del B. doveva essere uomo di cultura ed esperto nel disimpegno di cariche ufficiali: due volte fu tra i cinque "sapientes studii" (1508 e 1512) e nel ...
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CORSINI, Amerigo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna di Arrigo Falconieri il 12 ag. 1442 (non nel 1452, come generalmente si è detto seguendo una errata indicazione [...] mercante" e dedicò molta parte delle sue energie agli affari commerciali e agli incarichi pubblici, lasciando forse gli studi e la cultura fra gli impegni importanti ma non centrali della sua vita.
Di affari mercantili il C. si occupò a lungo, prima ...
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DATI, Niccolò
Paolo Viti
Nacque a Siena da Agostino e da Margherita Angiolieri nel 1458: risulta, infatti, battezzato l'8 agosto di quell'anno (Archivio di Stato di Siena, Biccherna 1133, c. 212v).
Sulle [...] Piccolomini, in Mélanges E. Tisserant, VI, Città del Vaticano 1964, p. 17 n. 81; G. Fioravanti, Alcuni aspetti della cultura umanistica senese nel Quattrocento, in Rinasumento, XIX (1979), pp. 129 s., 140 s., 147; Id., Pietro de' Rossi. Bibbia ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] Più circostanziato, ma non per questo meno erosivo, R. Walser, che nella relatività del giudizio incide nel vivo di una cultura svelatasi carica d’ipocrisia.
Fra le due grandi guerre il romanzo è rimasto il genere prediletto, coltivato da molti anche ...
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Affinati, Eraldo. – Scrittore e giornalista italiano (n. Roma 1956). Scrittore policentrico, ha felicemente sperimentato generi e temi diversi, quali quelli del viaggio come riappropriazione di identità [...] (Campo del sangue, 1997; Secoli di gioventù, 2004), soffermandosi sull’indagine della storia e della cultura del Novecento in saggi e romanzi che ne attestano il possesso di una scrittura agile e introspettiva e la matura capacità di analisi (Soldati ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...