Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] Ma questo non per una scelta dell'autore, bensì per una ragione profonda connessa all'evoluzione della storia e della cultura o, più esattamente, al fatto che lo scontro tra ideologie collettivistiche da una parte e individualistiche dall'altra si è ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] stile oratorio di Cicerone, Erasmo afferma che una lingua latina che in epoca moderna voglia attenersi pedissequamente ai canoni della cultura classica non riuscirà mai a farsi realmente interprete del mondo moderno. Il D. lesse il dialogo nel 1529 e ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] in Id., Saggi e ricerche sul Settecento, Napoli 1968, pp. 48-93; B. De Giovanni, "De nostri temporis studiorum ratione" nella cultura napoletana del primo Settecento, in A. Corsano et al., Omaggio a Vico, Napoli 1968, pp. 141-191; B. De Giovanni, Il ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] , V. M., L. Castelvetro, A. Piccolomini), in Il Contesto, III (1977), pp. 33-75; C. Vasoli, La logica, in Storia della cultura veneta, 3, I, Vicenza 1980, pp. 60-65; P.B. Diffley, Paolo Beni's commentary on the "Poetics" and its relationship to the ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] Universale" (Scritti, p. 29).
Il processo di revisione critica del C., che era del resto diffuso in quegli anni nella cultura italiana, proseguì e si fece più articolato nel periodo del confino. Ripartì da Kant e dalla problematica kantiana, e meditò ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] Rodi, discepolo di Diogene di Seleucia, e il suo scolaro Posidonio di Apamea, importanti entrambi per l’influenza esercitata sulla cultura romana. Il terzo e ultimo periodo della scuola, denominato anche s. tardo o dell’ultima stoa, si estende dal 1 ...
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Filosofo e pubblicista polacco (Radom 1927 - Oxford 2009). Tra i maggiori filosofi contemporanei della Polonia, dopo aver partecipato all'ottobre polacco collaborando al periodico giovanile Po prostu (1956-57) [...] i więź kościelna ("La coscienza religiosa e il vincolo ecclesiastico", 1965; trad. fr. 1970); Kultura i fetysze ("La cultura e i feticci", 1967); Filozofia pozytywistyczna (1966; trad. it. La filosofia del positivismo, 1974); Religion: if there is ...
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Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] stesso si distinguono, nella letteratura russa, soprattutto per il loro carattere essenzialmente classico; espressione di una cultura raffinata, intimamente vissuta, esse raggiungono, nella loro sostenutezza ieratica ed ermetica, una rara perfezione. ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] ancora avvalere del valore euristico dell'i., se questa pararelazione viene intesa come schema di riferimento della persona umana alla cultura che la fa essere tale.
Il legame misterioso tra mente e linguaggio, sondato da secoli di riflessioni, si dà ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] tentativi operati nella medesima direzione di Bultmann ancor prima della sua proposta; in particolare da parte della cultura illuministica.
Per quel che concerne il discorso bultmanniano, è necessario innanzi tutto osservare come la d. nasca ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...