DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] e aristocratico-feudale contro la giurisdizione regia e i suoi nuovi alleati, che aprì una profonda frattura all'interno della cultura napoletana, influendo in modo decisivo sulla formazione del Vico e del Giannone. Fin dal 1671 l'Inquisizione aveva ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] argilla di divinità femminili dall’epoca dei Giudici fino a tutto il 7° sec. a.C. per centri di sicura cultura israelitica, da mettere in relazione con ambienti popolari e con la religiosità a essi propria. Prescindendo dalla coroplastica, le uniche ...
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Storico e giurista italiano (Finale nell'Emilia 1873 - Roma 1944). Professore di storia del diritto italiano nelle univ. di Camerino, Cagliari, Siena, Parma, Pavia; quindi di scienza politica nell'univ. [...] in polemica con B. Croce, sostenendo l'unità fondamentale dello svolgimento storico italiano, testimoniata non solo dalla cultura, ma essenzialmente dal solidale sviluppo delle strutture economico-giuridiche nelle varie parti della penisola. Tra le ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] i martiri di Belfiore (1852), ma già conosciuto prima per la sua attività e i suoi scritti che auspicavano una nuova cultura del clero e l'abbandono volontario del potere temporale, un tema particolarmente delicato in quegli anni. Ma non era solo la ...
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Aldo Scarpello
Abstract
L’obbligazione costituisce, più che una categoria, un vero e proprio archetipo della dottrina civilistica continentale, a differenza dei sistemi giuridici di common law, che rifiutano [...] un vero e proprio archetipo giuridico. Le idee del vincolo, del rapporto giuridico sono profondamente radicate nella cultura giuridica continentale, secondo una tradizione che segna una profonda continuità con le fonti romanistiche sul piano della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] dell’onere della prova nei casi di infortunio sul lavoro offre uno spaccato delle opposte convinzioni che dividono la cultura giuridica. Lo scontro è tra quanti sostengono le ragioni del legislatore, la possibilità di fissare – anche contro il codice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] come condottiero, ne uscì nelle vesti di statista (Mayali 1988, p. 156). Certamente, nella lunga età del Barbarossa, la nuova cultura giuridica si insinuò a tutti i livelli del potere.
Dopo i ben noti episodi della guerra contro i comuni lombardi, la ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] nel 1144. Sotto Federico II (1219) incontriamo in questa funzione il notaio Filippo di Matera.
Sulla base di una cultura scritta evoluta, che non era esclusivo appannaggio del clero, la cancelleria reale si sviluppò quindi a partire da esordi molto ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] ), pp. 3 s.; G. I. Luzzatto, P. D., in Studi etruschi, XXXIX (1971), pp. 511-515; A. De Gennaro, Crocianesimo e cultura giuridica italiana, Milano 1974, pp. 636-640; R. De Felice, Mussolini il duce, I-II. Torino 1974-1981, ad Indices; P. Cannistraro ...
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CUSANI (Cusano), Marcello Papiniano
Antonio Gisondi
Nacque a Frasso Telesino, Principato Ultra, oggi provincia di Benevento, il 17 febbr. 1690 dal notaio Antonio e da Antonietta Rainone.
I Cusani, presenti [...] tardarono a venire. sia teologico-dottrinali con i gesuiti - che videro nel C. il simbolo e il campione della cultura antigesuita, antiprobabilista - sia con il baronaggio, che, quando nel 1755 re Carlo lo nominò anche viceré, ottenne subito (dopo ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...