Quando si parla di “Oriente” in modo generale difficilmente ci si focalizza sulla cultura ebraica, forse per la condizione di dispersione in cui gli ebrei hanno vissuto, e in gran parte continuano a vivere, [...] , ha influito particolarmente sotto diversi punti di vista. Uno di questi è certamente il particolare rapporto che la cultura ebraica ha con il tempo. In questo articolo si vuole cercare di tematizzare la peculiare concezione ebraica del tempo ...
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In questo articolo si esporranno alcune dinamiche che hanno caratterizzato il governo e la società cinese nella risposta alle crisi interne degli ultimi anni. A tal proposito, verranno prima illustrati [...] , attraverso una prospettiva prevalentemente sociologica. Non mancherà uno sguardo analitico rispetto alle strutture sociali e alla cultura del paese che saranno, in diversi casi, determinati per comprenderne le dinamiche. In conclusione, si tenterà ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] riferimento a III: Le Metamorfosi di Ovidio: l’epica in trasformazione
Jas Elsner (cur.), Art and Text in Roman Culture, Cambridge University Press, Cambridge 1996
Alain Deremetz, Le miroir des Muses. Poétiques de la réflexivité à Rome, Presses ...
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L’archeolinguistica è la branca della linguistica comparativa che ha come obiettivo la ricostruzione della cultura di un popolo preistorico attraverso una via puramente linguistica. Ufficialmente, essa [...] nacque con il nome di paleontologia linguistica con la pubblicazione dei due volumi de Les origines indo-européennes ou les Aryas primitifs a opera del linguista svizzero Adolphe Pictet nel 1863 ...
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Ufficialmente è stato al servizio del governo cinese, prima interprete, poi diplomatico, infine console, appassionato di scacchi nonché grande conoscitore della lingua e cultura cinese, coinvolto in iniziative [...] militari segrete: l'effettiva professione di Eugenio Volpicelli ancora oggi resta un mistero ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] -borghese ed anti-plutocratica del fascismo. Il mito rivoluzionario sovietico appariva di fatto come il più funzionale alla cultura popolare russa, tanto quanto il mito rivoluzionario fascista lo era per il contesto italiano. Nel discorso alla Camera ...
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La Turchia deve al suo peso demografico, alla sua posizione e alla sua storia, l’importanza che possiede nello scacchiere mediorientale: trovandosi al crocevia tra Europa e mondo arabo, possiede una centralità [...] .
Inoltre, alcune di queste Repubbliche possedevano minoranze russe perfettamente integrate e in generale questi paesi avevano una cultura politica più vicina alla Russia che non alla Turchia: non a caso il principale concorrente di Mosca nell’area ...
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Dovevo fare molta strada prima di arrivare a casa e non avevo nessuna compagnia, ma mi capitava spesso di camminare da solo. […] Andavo verso casa, pensando al film e, d'improvviso, volevo che ci fosse [...] passato è alle loro spalle e, date le loro esperienze di vita, lo rifiutano, mentre il futuro non lo immaginano neppure. Nella cultura delle gang, tutto ciò che è vero, tutto ciò che importa è il gruppo: la prospettiva si esaurisce in esso. I ragazzi ...
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Nel 1984, un gruppo di studiosi e letterati si riuniscono a Santa Fe; dal loro dibattito nascerà un libro rivoluzionario, Writing Culture: The Poetics and Politics of Ethnography (1986), destinato a dare [...] inizio alla cosiddetta “svolta postmoderna” nel campo dell’antropologia.
Si tratta di un uragano epistemologico, che investe sia i metodi tradizionalmente utilizzati dagli antropologi, sia, più radicalmente, la stessa nozione di cultura. ...
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Il presente articolo si propone di approfondire la tematica dell'adattamento fornendo un focus sulla realtà degli scrittori e scrittrici migranti che ormai scrivono non nella loro lingua madre, bensì nella [...] di migranti che ora vivono in Italia e che spiegano il loro rapporto di amore-odio con la lingua e la cultura italiana, e di Oltre Babilonia, romanzo di Igiaba Scego. Si tratta forse di una contaminazione culturale? Di un'imposizione linguistica? O ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...
L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...