L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] lusso. Qui i re chiamano gli aristocratici che vogliono premiare o che intendono tenere sotto controllo, ma anche uomini di cultura, di scienza, artisti attivi in ogni campo. I cortigiani vivono la vicinanza del sovrano come un privilegio e un onore ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] cui ognuno è portatore, si unisce alla certezza di un dovere da compiere al quale è legata la sua stessa dignità di uomo di cultura. Dante sa di non sedere «a la beata mensa» dove «lo pane de li angeli si manuca», di non appartenere, cioè, a coloro ...
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Windmill-Hill Sito archeologico prossimo ad Avebury, nello Wiltshire, da cui prende nome la cultura di W., cultura neolitica proveniente dall’Europa continentale, sviluppatasi nell’Inghilterra meridionale [...] tumulo di forma allungata. La ceramica, di buona qualità, presenta quasi invariabilmente una base arrotondata, ed è di impasto scuro, con la superficie talora brunita. In base alla ceramica, si distinguono varie facies della cultura di Windmill-Hill. ...
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Folclore, beni demoetnoantropologici e patrimonio immateriale
Alessandra Broccolini
Partenze, oblii e fratture tra legislazione e catalogazione
Termini come folclore, tradizioni popolari e cultura popolare [...] A.M. Cirese, I beni demologici in Italia e la loro museografia, pp. 249-62; P. Clemente, Beni culturali senza culture: i patrimoni etnologici italiani come problema di storia nazionale, pp. 237-45).
P.E. Simeoni, La catalogazione demo-antropologica e ...
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LIANGZHU
F. Salviati
Sito tardo-neolitico cinese (Hangzhou, provincia del Zhejiang) che ha dato il nome alla cultura materiale diffusa nelle regioni orientali della Cina, specialmente in prossimità [...] assiste all'introduzione di oggetti non funzionali e di probabile valore cerimoniale e religioso, anche se sulla religione di questa antica cultura nulla è dato sapere con certezza. Tra le forme di maggior rilievo fanno la loro comparsa i c.d. bi e ...
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Poeta italiano (Firenze 1869 - ivi 1967). Giornalista, critico letterario, librettista, attivissimo promotore di cultura, instancabile nelle sue iniziative culturali, incise con continuità, se pure non [...] di Siòn. Canzoniere d’un ebreo fiorentino del Cinquecento. Sarà la migliore prova poetica di Orvieto. Frutto dell’approfondimento della cultura ebraica sotto la guida di U. Cassuto e C. Glass, è recensita dallo stesso Montale e salutata come nuovo ...
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Associazione che tutela e diffonde la lingua e la cultura italiana fuori del Regno, e tiene alto dovunque il sentimento d'italianità. Così il primo articolo del suo statuto. Nel proposito però degli esuli [...] al XXXII Congresso, Roma 1927; id., La Dante Alighieri nel decennale della vittoria. Relazione al XXXIII Congresso, Roma 1928; L. Rava, in Cultura moderna, XX (1926); Atti della Società Naz. D. A., Roma 1890-1923 e i periodici: Italia, I e II, Torino ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] il passo successivo. Il nostro punto di vista, per certi versi pessimistico, è che al pari dell'analisi del rapporto natura-cultura, con la quale è ovviamente connessa, l'analisi delle interazioni tra memi e geni non porterà mai a risultati del tutto ...
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Comunicare l’architettura
Maurizio Bradaschia
Nel mutevole vortice della contemporaneità tutti i linguaggi, le espressioni della cultura – dalla moda al cinema, dalla pubblicità al teatro, dalla musica [...] Cook e Colin Fournier sul lungo fiume Mur a Graz, nell’anno in cui la città austriaca è stata capitale europea della cultura; le Petronas Towers di Kuala Lumpur, ultimate da Cesar Pelli nel 1998; Burj Dubai di Adam Smith (studio Skidmore, Owing & ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] teorizza una verità univoca e universale, dall’altra il relativismo radicale – ossia quello secondo il quale una teoria o una cultura è buona quanto un’altra – pecca di egual dogmatismo assolutizzando l’incertezza e l’ambiguità dei nostri saperi. Il ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...