ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] und Renaissance, in Die humanistische Tradition der Romania, Bad Homburg v.d.H. 1968, pp. 75-91; R. Mercuri, Terenzio nostro antico, Cultura neolatina 29, 1969, pp. 84-116; id., "Conosco i segni de l'antica fiamma", ivi, 31, 1971, pp. 237-293; H.R ...
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Scrittore tedesco (Königsberg 1877 - Vipiteno 1945). Formatosi nel clima della raffinata cultura germanica di fine secolo, cui diedero una impronta decisiva poeti come George e Hofmannsthal, venne sviluppando [...] un concetto aristocratico di letteratura come "restaurazione creativa", in cui il recupero dei valori della tradizione classica e umanistica si traduce soprattutto in un severo culto della forma. Fu profondo ...
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Scrittore e giornalista danese (Vordingborg 1819 - Copenaghen 1887). Profondamente legato alla cultura ebraica, fondò giovanissimo la rivista satirica antigovernativa Corsaren ("Il corsaro", 1840-46), [...] ispirata al francese Charivari, che gli valse una violenta polemica con Kierkegaard e la prigione. Dopo un viaggio in Germania, Svizzera e Italia, fondò il settimanale Nord og Syd ("Nord e Sud", 1847-59), ...
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Giornalista e saggista italiano (n. Patti, Messina, 1950). Senior vice president Cultura di Pirelli, presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda, vicepresidente dell’Unione Industriale di [...] Torino, presidente dell’Advisory Board Territoriale di UniCredit Lombardia nonché membro, tra i numerosi altri, dei board di Nomisma, Orchestra Sinfonica di Milano, negli anni ha scritto per la Repubblica, ...
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icona
Manuela Gianandrea
L'immagine sacra per eccellenza della cristianità
Nella cultura cristiana l'icona è un dipinto raffigurante le immagini più importanti per ogni credente: Gesù, la Madonna, i [...] digitale. Anche giornali e televisione usano questa espressione per indicare un personaggio famoso e di successo del cinema, della cultura, della canzone o della moda. Perché? Che relazione c'è con le icone sacre del Medioevo? Semplicemente si fa ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] francesi come il Théâtre national populaire fondato da J. Vilar (1912-1971), perseguendo il progetto di dar vita a centri di cultura e di spettacolo in stretto contatto con la società, regolati attorno a un'idea di servizio pubblico e impostati sull ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] (1861), basata su documenti delle civiltà greca e romana, e successivamente estesa alla considerazione della totalità delle culture (2º ed., 1869). Egli vi sosteneva l'esistenza di una primordiale fase eteristica, ovvero di libera promiscuità ...
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Storico tedesco (Salzwedel 1862 - Berlino 1954); figura di primo piano della cultura tedesca del nostro secolo, uno dei maggiori rappresentanti della storiografia idealista. Entrato nel 1887 nell'amministrazione [...] degli archivî prussiani, vi rimase fino al 1901, quando fu chiamato all'univ. di Strasburgo. Di qui passò nel 1906 all'univ. di Friburgo in Br. e nel 1914 a quella di Berlino, dove insegnò fino al 1928. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] all’ordine del giorno. Perché di nuovo l’uomo di cultura ha una responsabilità (Praxis ed empirismo, 1957, p. Della libertà dei moderni comparata a quella dei posteri, in Id., Politica e cultura, cit., pp. 47-57 e 160-94).
Ma il riferimento di Bobbio ...
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Milton, John
Poeta inglese (Londra 1608-ivi 1674). Uomo di vasta cultura, durante un viaggio in Italia incontrò Galileo (1638). Rientrato in Inghilterra, partecipò alla prima rivoluzione inglese sostenendo [...] la causa puritana e difendendo la libertà di stampa e di pensiero (Areopagitica, 1644). Prese parte all’attività politica fino alla restaurazione di Carlo II (1660) ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...