Cardinale (Chio 1554 - Roma 1621); noto per la sua cultura giuridica, entrò nel Sacro Collegio nel 1586. Legato a Bologna dal 1606, riuscì a sedare i conflitti delle fazioni in Romagna, facendo però uso [...] di metodi troppo rigidi, che ne determinarono il richiamo nell'estate del 1611 ...
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Contatto culturale
Fredrik Barth
Definizione
Si parla di 'contatto culturale' quando individui appartenenti a due (o più) gruppi con differenti culture si incontrano e interagiscono, innescando processi [...] Barth), Oslo 1978, pp. 78-121.
Hannerz, U., Kultur och medvetande, Stockholm 1982.
Herskovits, M. J., Acculturation: the study of culture contact, Gloucester, Mass., 1938.
Herskovits, M. J., The myth of the negro past, New York 1941 (tr. it.: Il mito ...
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Ong, Walter Jackson
Storico statunitense della letteratura e della cultura (Kansas City, 1912 - St. Louis, 2003). Sacerdote cattolico (dal 1946), gesuita, insegnò (dal 1954) letteratura inglese presso [...] vocale, sue relazioni con gli organi di senso) e di evidenziare le conseguenze derivanti dallo sviluppo della cultura alfabetizzata (nascita della scrittura, avvento della stampa, ecc.), con particolare riferimento alla società contemporanea e alla ...
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Erudito spagnolo (Málaga 1565 - Cordova 1645). Uomo di grande cultura, si dedicò in particolare agli studi di linguistica. Visse due anni a Roma, dove pubblicò nel 1606: Del origen y principio de la lengua [...] castellana ó romance que hoy se usa en España. Si occupò anche di archeologia della Spagna e dell'Africa (Varias antigüedades de España, África y otras provincias, 1614) ...
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Figlio (n. 1548 - m. 1631) di Guidobaldo II, ebbe cultura umanistica e notevole capacità di governo. Successo al padre nel 1574, nel 1621 rinunciò a favore del figlio Federico Ubaldo; alla morte di questo [...] (1623) riprese le redini dello stato, ma amareggiato dalle continue pressioni di Urbano VIII, finì col cedere il potere ad un governatore ecclesiastico, ritirandosi a vita privata. Con lui si estinse la ...
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Ecclesiastico, oratore, teologo (Lixùrion 1669 - Patrasso 1714). Di vasta cultura, in parte acquisita negli anni di formazione veneziana, conoscitore di varie lingue, esercitò la funzione di predicatore [...] ufficiale dell'ortodossia. La sua oratoria, di cui resta parziale testimonianza negli scritti postumi (Διδαχαί "Sermoni", 1716; Πέτρα σκανδάλου "Pietra dello scandalo", 1718), è sorretta da espedienti ...
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Cernavodă Cittadina della Romania che conserva importanti testimonianze della cultura neolitica del 4° millennio a.C. di Hamangia (➔), fra cui una vasta necropoli a inumazione. Sono state rinvenute oltre [...] 400 sepolture: le spoglie erano accompagnate quasi sempre da vasellame ceramico, le cui forme differiscono da quelle rinvenute negli abitati, e da elementi di ornamento su conchiglia e su pietra; numerosi ...
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Scrittrice francese (Parigi 1634 - ivi 1693), donna di alta cultura, allieva di G. Ménage, sposò (1655) F. Motier conte di La F.; fu amica di M.me de Sévigné e specialmente di La Rochefoucauld. Ai suoi [...] primi romanzi La Princesse de Montpensier (1662) e Zayde (1670), scritti in collaborazione con Segrais, e pubblicati col nome di quest'ultimo, seguì (1678, pubbl. anonimo) La Princesse de Clèves, che non ...
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Famiglia polacca che risale al 15º sec., benemerita della cultura polacca. Jan Gwalbert (1793-1852) fondò nella sua proprietà di Medyka presso Przemyśl una ricca biblioteca e una grande collezione di manoscritti, [...] incisioni e monete. Fra i suoi nipoti, Tadeusz (Medyka 1861 - Cracovia 1915) fu uno dei più eminenti direttori dei teatri di Cracovia (1893-99) e di Leopoli (1900-06); Jean Gwalbert (Medyka 1860 - Leopoli ...
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Premio letterario istituito e cofinanziato nel 2009 dal programma Cultura dell’Unione europea e da un Consorzio composto dalla European Booksellers Federation (EBF), dall’European Writers Congress (EWC) [...] e dalla Federation of European Book Publishers. Il concorso, con cadenza annuale e aperto a 37 Paesi europei (ogni anno le giurie nazionali di un terzo dei Paesi selezionano gli autori vincenti, cosicché ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...