Lavoro e culture sindacali nel Mezzogiorno
Gian Primo Cella
Vincenzo Fortunato
Modernizzazione, lavoro industriale, culture sindacali
Il termine modernizzazione è stato la parola chiave nei primi due [...] da una vistosa ascesa della sindacalizzazione fra il 1971 e il 1976. Per quanto attiene ai modelli di rappresentanza e alla cultura sindacale, le conclusioni non sono molto diverse da quelle della ricerca su Crotone; ci si trova di fronte infatti a ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] nella realtà archeologica, ma che illumina invece quella del V e del IV secolo. È necessario comprendere a fondo il fenomeno della cultura indigena nel V e nella prima metà del IV secolo: non si tratta più infatti di un mondo che reagiva a quello ...
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Il canto sociale dai Dischi del sole alle posse
Antonio Fanelli
Fili da riannodare
Il ‘fare musica’ in forme collettive e condivise svolge una funzione sociale preziosa nel delineare identità di gruppo [...] di altri Paesi europei. Una ricca antologia di questi scambi è testimoniata nel CD Un mondo intero. La festa della Lega di cultura di Piadena, a cura di Portelli (prefazioni di P. Kammerer, G. Marini, A. Portelli, 2014). Tra il 2001 e il 2004, grazie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] contrappone una ben più solida pratica erudita, e ciò sembra appunto accadere nel corso del 17° sec., nel quadro di una cultura della quale il Don Ferrante manzoniano, in via generale, può essere un buon punto di riferimento. Alla fine del secolo si ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] più strettamente connesso con la constatazione dei p. compiuti soprattutto nella conoscenza della natura e nel distacco definitivo dalla cultura scolastica: così in T. Campanella come in F. Bacone, in G. Galilei come in B. Pascal sino alla Digression ...
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Scienza egizia. Il contesto storico
Jan Assmann
Il contesto storico
La cultura dell'Antico Egitto nasce contemporaneamente al regno dei faraoni e allo sviluppo della scrittura geroglifica. Sin dall'inizio [...] Nella produzione artistica e letteraria del Medio Regno i posteri hanno visto l'espressione più alta ed eternamente valida di tutta la cultura egizia.
Verso la fine del XVIII sec. e nel corso del XVI si ha una nuova epoca di confusione, il cosiddetto ...
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Teologo protestante svizzero (Basilea 1886 - ivi 1968). Criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza [...] all'esperienza cristiana originaria - intesa come profezia e fede - B. sottolinea polemicamente la sua avversione alla cultura e la sua critica (in cui dominano influssi kierkegaardiani e anche dostoevskiani) alla società moderna, impregnata di ...
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angloegemonia
s. f. (iron.) Predominio della lingua e della cultura inglese.
• Una guerra atipica, incruentissima ‒ eppure guerra vera, senza quartiere, senza infingimenti ‒ è da fare, con mobilitazione [...] la meno reattiva di tutte: questo italiano nostro di penuria, analfabetizzato, stupidamente arreso all’angloamericano, (Guido Ceronetti, Corriere della sera, 14 gennaio 2010, p. 39, Cultura).
- Composto dal confisso anglo- aggiunto al s. f. egemonia. ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] de Cruce. Sono scritti che furono concepiti come strumento di organizzazione enciclopedica del sapere e di diffusione della cultura e, in specie, per l'addottrinamento del clero in funzione di una più efficace penetrazione apostolica.
Vita
Allievo ...
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Umanista portoghese (Toledo 1530 - Burgos 1560). Gentildonna di vastissima cultura, parlava e scriveva lingue occidentali e orientali. Manteneva corrispondenza epistolare con sovrani, pontefici e letterati. [...] Resta di lei il poemetto latino Syntra (dedicato a Paolo III) sulle bellezze del Portogallo ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...