Filologo inglese, nato a Ludlow (Shropshire) il 18 luglio 1813, morto a Sydney in Australia, dove si era trasferito come professore in quella università dal 1867, il 26 febbraio 1884. Oltre alla letteratura [...] annotate di varie tragedie di Euripide e di dialoghi platonici), il B. coltivò anche la filologia moderna, pubblicando fra l'altro pregevoli contributi alla criticatestuale shakespeariana.
Bibl.: Dictionary of National Biography, I, pp. 858-59. ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] lingua d'oïl (1971); Il costituirsi di una tradizione lirica nel mondo romanzo (1973); Principi e applicazioni di criticatestuale (1975); Introduzione alla linguistica romanza (1977); Tristano e anti-Tristano: dialettica di temi e d'ideologie nella ...
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Filologo classico e studioso della cultura ottocentesca italiano (Parma 1923 - Firenze 2000), figlio di Sebastiano senior. Profondo conoscitore della storia della filologia classica, oltre che della linguistica, [...] , il marxismo, lo strutturalismo, la psicanalisi (Sul materialismo, 1970, 2a ed. 1975; Il lapsus freudiano. Psicanalisi e criticatestuale, 1975). Ultimo frutto dei suoi studi filologici è il volume Virgilianisti antichi e tradizione indiretta (post ...
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Letterato (Udine 1516 - Padova 1567). Professò eloquenza a Lucca, Pisa, Venezia, Bologna e Padova, pubblicò classici antichi con note, compose dissertazioni di antichità romane, per alcune delle quali [...] che aveva trattato gli stessi argomenti. Vanno ricordati la sua edizione di Eschilo (1552) e un trattatello sulla criticatestuale (1557). La sua opera più famosa è però il trattato In librum Aristotelis de arte poetica explicationes (1548), ampio ...
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Filologo (East Ruston, Norfolk, 1759 - Londra 1808), dal 1792 prof. di greco nell'univ. di Cambridge. Le sue note agli emendamenti al lessico Suida di J. Toup (1790) mostrano una profonda conoscenza dei [...] classici e l'acume della criticatestuale. Opere principali: l'edizione di Eschilo (1795 e 1806) e di alcune tragedie di Euripide (Ecuba, 1797; Oreste, 1798; Fenicie, 1799; Medea, 1801). I suoi contributi furono riuniti in raccolte postume: ...
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Biblista e teologo tedesco (Lengenfeld, Zwickau, 1815 - Lipsia 1874). Il nome di T. è stabilmente legato alle sue edizioni critiche della Bibbia, nelle quali utilizzò codici importantissimi fino allora [...] per antichità tutti gli altri codici maiuscoli della Bibbia greca, appartenendo al sec. 4º.
Vita
indirizzatosi a studi di criticatestuale, viaggiò (1840-44) attraverso la Francia, l'Inghilterra, l'Italia e l'Oriente per acquistare e copiare codici ...
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Sistema di archiviazione, diffusamente usato in passato, di informazioni o immagini di vario tipo (libri, cataloghi ecc.) mediante loro riproduzione, in formato ridotto, su pellicola fotografica ad alta [...] nel settore industriale e commerciale per la documentazione d’archivio e nel campo degli studi per le ricerche storiche e la criticatestuale (m. di codici, stampati ecc.). Oggi il m. ha un uso limitato, poiché la possibilità di registrare testi e ...
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Una delle due forme (l’altra è la disputatio) che assumeva l’insegnamento nelle scuole medievali e nelle università fino a tutto il Rinascimento. Consisteva nella lettura, seguita da commento, delle opere [...] con il verbo legere.
L. difficilior Uno dei criteri della recensio nell’edizione critica di un’opera: tra due o più lezioni (nel significato che il termine ha nella criticatestuale, cioè il modo con cui una parola o una frase si trova scritta in ...
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Alimentazione
Deterioramento prodotto negli alimenti da interventi che possono essere dolosi (sofisticazioni e frodi), colposi (disattenzione, imperizia nella manipolazione, conservazione ecc.) o causati [...] di inserire nella rielaborazione latina di una commedia originale greca qualche parte tolta da un’altra commedia greca.
Nella criticatestuale, assunzione da parte di uno o più codici di lezioni caratteristiche di un ramo della tradizione diverso da ...
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testo Il contenuto di uno scritto o di uno stampato, ossia l’insieme delle parole che lo compongono, considerate non solo nel loro significato ma anche nella forma precisa con cui si leggono nel manoscritto [...] condizioni del manoscritto o della stampa, alle lezioni dei singoli passi, stabilito in base ai principi e ai metodi della criticatestuale, ricostruendo cioè per quanto è possibile il t. dell’originale perduto o non più disponibile. In linguistica ...
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testuale
testüale agg. [der. di testo3]. – 1. Del testo, che riguarda il testo: esposizione t.; soprattutto nel senso filologico: critica t.; esame, indagine t.; problemi t.; linguistica t., settore della linguistica che studia le strutture...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...