Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] del Supremo consiglio dell'economia e finalmente nel 1791 entrò nella Giunta per la riforma del sistema giudiziario civile e criminale. La sua fama resta legata all'opera Dei delitti e delle pene, che - oltre a quanto già esposto - eccelle anche ...
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Giurista (n. Cannara - m. Recanati 1451). Stabilitosi a Recanati, vi divenne uno dei personaggi più influenti nella vita politica, amministrativa e giudiziaria. Si hanno di lui alcune monografie in materia [...] civile (De executione instrumentorum, ecc.) e criminale (De quaestionibus et tormentis, ecc.), più volte pubblicate a partire dal 1486, e un inedito Tractatus de potestate papae supra concilium generale contra errores Basilienses. ...
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MANICOMIO (dal gr. μανία "pazzia" e κομέω "curo"; fr. hospice d'aliénés; sp. manicomio; ted. Irrenhaus; ingl. madhouse)
Filippo Saporito
Termine con il quale un tempo si designava il luogo di ricovero [...] 1913; id., L'assistenza dei pazzi crim. all'estero ed in Italia, ibid., 1918; id., Il presente e l'avvenire dell'antrop. criminale, in La scuola positiva, 1918; P. Sérieux, L'assist. des aliénés en France, en Allemagne, en Italie et en Suisse, Parigi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il parricidio
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo strapotere di cui gode il paterfamilias, non regolamentabile, diviene [...] tentazione criminale per i sottoposti privi di una qualunque autonomia, innanzitutto i figli. La gravità del reato, in qualche modo proporzionale ma di segno opposto al potere patriarcale, è considerata mostruosa e alla stregua di una forma di ...
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Politiche sanzionatorie e sindacato di costituzionalità
Guglielmo Leo
Si individuano tradizionalmente, a proposito del sindacato della Corte costituzionale sulle norme penali, limiti connessi alla riserva [...] radicata nella storia della giurisprudenza costituzionale, attiene ai limiti di ammissibilità del sindacato sulle scelte di politica criminale del legislatore. Dalla riserva assoluta di legge (art. 25, secondo comma, Cost.) si fa discendere un limite ...
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CHITTI, Luigi
Giuliano Crifò
Nacque a Casalnuovo di Calabria (l'odierna Cittanova in provincia, di Reggio Calabria) il 17 aprile del 1784 da Giuseppe, il quale era avvocato e giudice alla Gran Corte [...] Amelie Ippeman, da cui ebbe due figli, morti in giovane età.
Uffiziale di carico presso il dipartimento degli affari criminali del ministero di Grazia e Giustizia, il C. pubblicò nel 1817 la versione italiana della terza edizione del già celebre ...
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Giurista francese, nato a Nîmes (Gard) l'8 luglio 1880. Laureatosi in giurisprudenza nel 1905, nel 1909 fu professore incaricato all'università di Aix e nel 1910 fu ivi nominato agrégé. Nel 1918 ordinario [...] all'università di Montpellier vi rimase fino al 1923, quando fu incaricato di un corso di diritto criminale all'università di Parigi, dove passò stabilmente nel 1924. Nel 1929 fu anche nominato professore di diritto internazionale all'Accademia ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] che vi si dedicò in modo più assiduo fu la Warner Bros., che lo declinò all'interno della propria produzione di drammi sociali e criminali: l'esempio più noto è I am a fugitive from a chain gang (1932; Io sono un evaso) di Mervyn LeRoy, in cui le ...
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FROSALI, Raul Alberto
Paolo Camponeschi
Nacque a Firenze il 5 ag. 1893 da Emilio e da Emma Tanzi. Si laureò in giurisprudenza all'università di Firenze l'8 luglio 1919 e successivamente si diplomò con [...] in modo che da esse derivi l'imperativo di fare quanto occorre per conoscere la legge penale, comando presidiato dalla sanzione criminale. Con questa teoria il F. conduceva una critica radicale alle tesi della presunzione legale iuris et de iure di ...
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camorra
camòrra s. f. – Sistema di organizzazioni criminali di stampo mafioso sviluppato in Campania. A differenza di Cosa nostra non ha una configurazione unitaria e verticistica, ma pulviscolare e [...] dei rifiuti tossici e nocivi delle industrie del Nord. Secondo la Direzione nazionale antimafia, la c. è l’unica organizzazione criminale che mira al controllo del territorio non soltanto per gestire il circuito di smaltimento, ma per renderlo vero e ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...