Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] paseo de Gracia (1987). La narrativa di S., che ha più di un addentellato col tardo romanticismo e col crepuscolarismo piemontese, ma che si giova soprattutto della lezione del saggismo contemporaneo, specie di quello di E. Cecchi, appare sollecitata ...
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Scrittore (Ofena 1894 - Roma 1943); esordì giovanissimo su La Voce e Lacerba; combattente della guerra del 1915-18 e decorato al valore, fu poi critico letterario e collaboratore di varî giornali. La sua [...] e corpi, 1932; L'altra moneta, 1933; Dostoievski, 1935, ecc.) è ispirata a motivi che, passando da un crepuscolarismo d'origine pascoliana, dopo una breve parentesi futurista, a un misticismo vagamente cristiano, si elevano, nei momenti migliori, a ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] sconfitta, alla distruzione, al destino e alla morte) e una seconda (dove le grandi tematiche del decadentismo e crepuscolarismo di un mondo intento a commuoversi della propria agonia hanno il sopravvento sulle urgenze della Storia, dell'ideologia e ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] uso del metro libero che passa dall'ottonario al settenario sdrucciolo e piano, misure non proprio tipiche di altri poeti definiti crepuscolari.
È facilmente intuibile come la spinta eversiva di temi e forme modificati dal gioco e dal riso del G., lo ...
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Poeta greco (Monemvasìa 1909 - Atene 1990). La sua vita, segnata da lutti e da miserie, fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti, oltre che nelle virtù catartiche della poesia. La sofferta [...] il 1936 e il 1970.
Opere
Dopo le prime raccolte (Τρακτέρ "Trattore", 1934; Πυραμίδες "Piramidi", 1935), influenzate dal crepuscolarismo di K. Karyotakis, s'ispirò alla tradizione demotica nei decapentasillabi rimati di ῾Επιτάϕιος ("Epitaffio", 1936 ...
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Scrittore e critico italiano (Genova 1930 - ivi 2010); prof. di letteratura italiana nelle univ. di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 ha insegnato nell'univ. di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato [...] della neoavanguardia e a rivendicare il valore politico dell'eversione linguistica e letteraria (Tra liberty e crepuscolarismo, 1961; Ideologia e linguaggio, 1965; Guido Gozzano. Indagini e letture, 1966), giungendo a rileggere in questa ...
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Poeta italiano (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità [...] le correnti più vive del tempo.
Opere
Pascolismo e dannunzianesimo confluiscono in misura egualmente larga nel suo originario crepuscolarismo (Le fiale, 1903; Armonia in grigio et in silenzio, 1903; ecc.): il primo ravvisabile soprattutto nel suo ...
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TARCHIANI, Alberto
Daniela Felisini
– Nacque a Roma il 1° novembre 1885, in una famiglia della media borghesia di origine toscana, figlio unico di Carlo Natale e di Ginevra De Sanctis.
Cresciuto in [...] raccolta di versi Piccolo libro inutile, in cui dominano la vena decadente e il malinconico distacco propri del crepuscolarismo.
Nel 1907 partì per gli Stati Uniti, dove lavorò come giornalista, dirigendo Il cittadino, settimanale in lingua italiana ...
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MARTINI, Fausto Maria.
Michela Fantato
– Nacque a Roma il 14 apr. 1886. Il 24 nov. 1891 venne riconosciuto quale figlio legittimo da Cipriano Martini ed Elena Carli. Il M. compì gli studi liceali nel [...] », in F.M. Martini, Si sbarca a New York, a cura di G. Farinelli, Milano 1974, pp. 15-45; F. Livi, Dai simbolisti ai crepuscolari, Milano 1974, pp. 18-20, 41, 143, 149, 159, 163, 170, 173, 194; G. Scalessa, F.M. M., in Periferie, IX (2004), 29, pp ...
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CERVI, Annunzio
Nicola Merola
Nacque a Sassari, il 6 agosto 1892, in una famiglia della agiata borghesia locale, da Antonio e Costanza Cabras. Compiuti gli studi classici e quelli universitari presso [...] tutto rilievo e che non si evidenzi una cifra stilistica personale. Tanto più che l'esasperazione di situazioni e stilemi crepuscolari e la moderazione degli eccessi futuristi non si risolvono senz'altro nel recupero di un sublime di schietta marca ...
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crepuscolarismo
s. m. [der. di crepuscolare]. – Nella letteratura italiana contemporanea, l’insieme della poesia, del gusto, dell’atteggiamento psicologico e dei modi espressivi dei poeti «crepuscolari».
prefigurare
v. tr. [dal lat. tardo praefigurare, comp. di prae- «pre-» e figurare «immaginare, foggiare»], letter. – 1. Anticipare o preannunciare, per lo più attraverso allusioni, simboli, allegorie, eventi o situazioni che si realizzeranno...