Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] ; S.-D. Poisson, G.G. Stokes, J.W.S. Rayleigh, O. Reynolds sviluppano la m. dei fluidi viscosi nata dalle esperienze di C.-A. Coulomb; L.-M.-H. Navier, G. Lamé, A. de Saint-Venant, R.F. Clebsch pongono le basi della m. dei sistemi elastici dando vita ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] con cui si era partiti: di qui la denominazione di conservativo data a un c. siffatto.
C. coulombiano
C. vettoriale, di natura qualsiasi, che segua la legge di Coulomb: cioè di un c. centrale, di centro O, in ogni punto P del quale il vettore del ...
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L'Ottocento: fisica. Raggi e onde luminosi
Jed Z. Buchwald
Raggi e onde luminosi
Dal XVII al XIX sec., due immagini fisiche fondamentali dominarono la speculazione e, talvolta, persino la matematizzazione [...] a cambiare radicalmente in Francia, appunto nel corso dell'ultimo quarto del secolo. Tanto gli studi di Charles-Augustin Coulomb (1736-1806) sui fenomeni elettrici quanto la collaborazione tra Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) e Pierre-Simon de ...
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Liquidi
Francesco Sciortino
Gli stati gassoso, liquido e solido (cristallino) sono le tre forme in cui si presenta la materia in equilibrio termodinamico: lo stato gassoso è caratterizzato da bassa [...] potenziali a simmetria radiale dotati di una componente repulsiva e di una attrattiva a lungo raggio, generata da interazioni di Coulomb; vi rientrano i metalli fusi, per esempio Na e Hg. La forma esplicita dell'interazione tra gli ioni dipende ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] d la distanza (infinitesima) orientata dal polo negativo a quello positivo; unità di misura SI per un dipolo elettrico è il coulomb per metro (C m). ◆ [EMG] M. di dipolo di una distribuzione di cariche puntiformi: v. dielettrico: II 119 b. ◆ [EMG] M ...
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Sono c. costituiti, anziché da atomi, da una distribuzione ordinata di ioni positivi e negativi. Essi sono quindi essenzialmente formati da quegli elementi della tavola periodica che sono facilmente ionizzabili. [...] L'energia coulombiana di uno ione di carica e nel campo di tutti gli altri ioni è dunque:
Poiché le forze di Coulomb diminuiscono lentamente con la distanza, occorre considerare un gran numero di ioni perché la somma converga. La costante AM dipende ...
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FOTONUCLEARE, REAZIONE
Mario Mattioli
Introduzione. - Le r. f. appartengono a quella classe di processi nucleari in cui un fotone interagisce elettromagneticamente con un nucleo atomico. Il fotone, [...] | Hi | i > |2 ϱf}/h [5]
in cui Hi è l'hamiltoniana d'interazione tra la radiazione e il nucleo che, nella gauge di Coulomb, viene espressa tramite la densità di corrente nucleare j e il potenziale vettore A:
Hi=−(1/c)≤j(r,t)·A(r,t)dr'''. [6]
Dalla ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] (➔ elettromagnetismo; magnetismo). L’elettricità e il magnetismo, che devono il loro sviluppo prevalentemente all’opera di C.-A. de Coulomb, di H.C. Örsted, di A.-M. Ampère e di M. Faraday, trovarono una sistemazione unitaria, nel 1870, nelle ...
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Molecole
Sergio Carrà
La pubblicazione nel 1808 del New system of chemical philosophy di John Dalton riconfermò ‒ ma in un nuovo contesto ‒ l'idea lavoisieriana che tutti i corpi fossero riducibili [...] che, per giustificare la sua ipotesi, Lewis postulò in un primo tempo la non validità della legge di Coulomb per distanze interelettroniche molto piccole. Solo successivamente, egli avrebbe abbandonato questa posizione, riconoscendo il ruolo della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Amedeo Avogadro
Marco Ciardi
Nel 1811 Amedeo Avogadro formulò per la prima volta l’ipotesi che si sarebbe rivelata una delle leggi fondamentali della scienza moderna: «nelle stesse condizioni di temperatura [...] surface des corps conducteurs, concernente alcuni problemi di elettrologia sollevati dalle ricerche del francese Charles-Augustin Coulomb (1736-1806). Il manoscritto conteneva molti elementi di originalità, tanto da mettere in discussione lo stesso ...
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coulomb
‹kulòmb› s. m. [dal nome del fisico fr. Ch.-A. de Coulomb ‹kulõ′› (1736-1806)]. – Unità di misura SI della carica elettrica (simbolo: C), pari alla carica che transita in un secondo attraverso una sezione di un circuito percorso da...
coulombiano
〈kulomb-〉 agg. – Relativo al fisico fr. Ch.-A. de Coulomb (1736-1806), alle leggi e teorie fisiche da lui formulate, e agli strumenti che da lui prendono il nome: forza c., campo c.; il termine è spesso sinon. di elettrostatico:...