Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] la scoperta del neutrone, F. elaborò la teoria del decadimento β, basata sul formalismo della teoria quantistica dei campi e interazione debole o fermiana, caratterizzata da una nuova costante universale, aprendo nuovi orizzonti alla fisica teorica ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] divise l'amministrazione dell'Impero tra i figli C. II, Costante, Costanzo, e i nipoti Delmazio e Annibaliano. Quando Sapore II a tre dopo la morte di Costantino (con il decadimento dell'Illirico dalla condizione di prefettura). Il comando supremo ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] in generale, in Europa, pace che fu una delle sue costanti preoccupazioni; attraverso il mantenimento dell'intesa con la Spagna e di regolari di Roma e la costatazione dello stato di decadimento della vita religiosa in alcune di esse servirono a C. ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] stagione dei grandi trattati di pace, i segni di decadimento divennero ancora più manifesti, specie nella vicenda diplomatica di contraddizioni irrisolte causarono momenti di tensione, il cui dato costante fu l'insicurezza di Roma e la sua scarsissima ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] impegno civile, o un motivo di occasionale riflessione, ma una costante della sua attività letteraria, un elemento di coesione del suo di piena validità estetica a chi lo riteneva una forma decaduta della poesia epica e nella sua fortuna e sviluppo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] via del naturalismo, senza interruzione delle leggi costanti dell’universo».
Il testo racchiude intuizioni promettenti. a fondare (Proletariato e radicali) afferma il «fatale decadimento di tutta la borghesia», la cesura profonda («nei fini ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] Lo statista piemontese avvertiva come il suo decadimento istituzionale potesse divenire fatale per la Rocco. Del resto, come giurista e uomo politico, portò una costante attenzione lungo tutto l'arco della sua vita ai problemi della riforma ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] edificanti, di "tipi superiori in formazione". Quello che rimane costante, tuttavia, ed è l'elemento più importante, è la sua e schieramenti anche opposti nella percezione di un inarrestabile decadimento dei costumi e delle sorti della vita civile. ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] sulla fede come sola vera fonte di salvezza, sulle responsabilità della Chiesa romana nel decadimento della religione, sulla "giustitia imputata". Rimangono però costanti le dichiarazioni sulla sua devozione alla Chiesa e al papa e la stessa ripetuta ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] malinconia, quella insofferenza dei rapporti con gli altri, quella costante ed inappagata sete di affetti, di colloquio spirituale e ritirò a Firenze. Dal 1849 al 1851 si accentuò il decadimento fisico del Berchet. Aveva sofferto ancora una volta la ...
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decadimento
decadiménto s. m. [der. di decadere]. – 1. Il decadere, sia fisico, sia morale: d. delle forze; il d. delle nazioni; d. delle lettere, delle arti; d. mentale, deterioramento dell’efficienza intellettiva che non raggiunge la gravità...
calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...