Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’occasionalismo si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e [...] della sostanza; il che lo porta a concludere che noi vediamo le coseinse stesse. Ma in realtà, obietta Malebranche, quello che noi vediamo in Dio non sono le coseinsé, ma soltanto le idee. Sono tentativi per sottrarsi all’abbraccio, giudicato ...
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cagione
Alfonso Maierù
. Nell'uso filosofico il termine ‛ causa ' (ma la forma prevalente in D. è c.) designa i principi operatori e giustificativi della vita, del movimento e di tutto ciò che accade [...] le conoscono ‛ nella ' c. prima e come propri effetti. In Cv III XII 11 si afferma che Dio invece conosce le coseinsé stesso, in quanto la distinzione de le cose è in lui per [lo] modo che lo eretto è ne la cagione, perciò, si legge più oltre (§ 14 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo all’immediatezza dell’esperienza interiore è il punto di partenza della [...] , la cui materialità è definita un “insieme di immagini” il cui statuto è intermedio tra le coseinsé e le rappresentazioni.
La relazione tra corpo e spirito viene insomma impostata attorno a un’esperienza percettiva tesa tra realtà immediata della ...
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prescienza
Fernando Salsano
Il termine designa la conoscenza che si ha degli eventi futuri, prima che essi accadano. Occorre una sola volta, in Cv III XII 9 tanta fu l'afezione a producere la creatura [...] impossibili ', è del secondo tipo, non del primo tipo; essa attiene non alle coseinsé considerate, ma alla conoscenza che se ne ha; ciò salva la validità della p. in quanto ‛ scienza certa ' e non toglie la libertà dell'arbitrio (§ 31 " Atqui deus ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] relativi alla quistione delle vere cause, e nell'altra di quelli relativi alla quistione del mondo esteriore, delle coseinsé. A queste due parti sarà necessario aggiungerne una terza, che studierà la metafisica nelle scienze dello spirito: nella ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] il peccato, non deriva dal fatto che l’uomo indirizza il suo volere verso un oggetto cattivo – perché non esistono coseinsé cattive – ma dal fatto che egli sceglie un bene inferiore anziché uno superiore. La possibilità del peccato inerisce alla ...
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Saggio sull'intelletto umano (An essay concerning human understanding)
Saggio sull’intelletto umano
(An essay concerning human understanding) Opera (1690, in realtà 1689) di Locke conosciuta in Europa [...] la semplicità attiene alle idee e non alle coseinsé stesse. Riguardo alla conoscenza degli oggetti esterni è di tempo e di spazio che ne individuano la peculiarità empirica. In tale prospettiva l’arbitrarietà del segno linguistico si riferisce a un ...
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Critica della ragion pura (Kritik der reinen Vernunft)
Critica della ragion pura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] immaginazione produttiva», intermedia fra intelletto e sensibilità. L’intelletto conosce gli oggetti in quanto «fenomeni», non i «noumeni», ossia le «coseinsé», intuizioni del puro intelletto, cui non possono applicarsi le categorie. La metafisica ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] stato Platone, sulla scorta dell’indagine socratica sull’idea del giusto insé, a fondare l’autonomia (nel dialogo Repubblica) del d. sull identificata la natura con la ragione universale immanente nelle cose, lo stoicismo ammise un solo d., un solo ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] o meno distinto dalla molteplicità delle cose singole, le quali, in quanto molteplici, si contrappongono alla sua essenziale unità, pur partecipando a essa. Se è accentuato il principio della divina unità delle cose, gli aspetti di molteplicità e di ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...