NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] anche in altri centri nervosi di vertebrati superiori (v. Szentàgothai, 1981 e 1983) e l'organizzazione colonnare della cortecciaprefrontale si riscontra anche in organizzazioni simili del neostriato (v. Selemon e Goldman-Rakic, 1985). Il principio ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] memoria verbale a breve termine (area di Broca e corteccia parietale inferiore sinistra), ma coinvolge in aggiunta la cortecciaprefrontale dorsolaterale di sinistra, la corteccia retrospleniale e il precuneo. I substrati neuronali della memoria ...
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La grande scienza. Neuropsicologia del linguaggio
Luigi Pizzamiglio
Salvatore Maria Aglioti
Neuropsicologia del linguaggio
L'oggetto della neuropsicologia è lo studio della relazione tra fenomenologia [...] durante la veglia sia durante il sonno. È rilevante il fatto che solo nella veglia si registrava attività nella cortecciaprefrontale di destra, un'area attiva durante compiti attenzionali. I dati suggeriscono un importante ruolo linguistico di aree ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dei processi mentali
Alberto Oliverio
Lo studio della mente, dei suoi processi e dei suoi prodotti (idee, ricordi, emozioni e comportamenti) per lungo tempo è stato appannaggio [...] , dalla motricità all'emozione. Allo striato ventrale giungono infatti informazioni dalla corteccia frontale e dal sistema limbico (cioè da amigdala, ippocampo, cortecciaprefrontale ed entorinale), cosicché esso è un crocevia tra funzioni cognitive ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] di acquisizione, e che tale apprendimento comporta a sua volta un'interazione tra cortecciaprefrontale e amigdala. Ora, mentre le cellule della cortecciaprefrontale tendono a modificare le proprie risposte con il mutare delle proprietà appetitive o ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] , secondo questa teoria, dipenderebbe dal fatto che i 'cartellini' non inducono attese positive, in grado di attivare la cortecciaprefrontale.
Le basi nervose del rinforzo e del piacere
Ma cosa fa sì che un 'cartellino' possa essere positivo, vale ...
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La grande scienza. Neuroscienze
Robert M. Sapolsky
Neuroscienze
Gli eventi del XX sec. hanno mutato la percezione che abbiamo di noi stessi. Dal genocidio all'invenzione delle armi nucleari, dalla deforestazione [...] le motivazioni più oscure. Fu il periodo della lobotomia prefrontale, che si credeva efficace per i più disparati di una necessità: malgrado l'elevato numero di neuroni nella corteccia, essi non sono sufficienti a basare i livelli di elaborazione ...
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leucotomo
leucòtomo s. m. [comp. di leuco- e -tomo]. – Strumento chirurgico con cui si recidono le fibre nervose del lobo prefrontale nell’intervento di leucotomia; è costituito in maniera tale da raggiungere un settore sufficientemente ampio...
topectomia
topectomìa s. f. [comp. di topo- (col sign. di «zona ristretta») e ectomia]. – Intervento di psicochirurgia consistente nella escissione di una limitata zona della corteccia cerebrale, spec. in sede frontale e prefrontale.