Scrittore argentino (Villa María del Río Seco, Córdoba, 1874 - Buenos Aires 1938), esponente del modernismo americano, interessato ai movimenti culturali europei. Rubén Darío salutò con entusiasmo Las [...] montañas de oro (1897) perché riproponeva, con immagini ricche di metafore e con uno stile ridondante, l'esotismo e l'ispirazione pagana che egli stesso aveva messo in voga. Seguirono Crepúsculos del jardín ...
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Illia, Arturo Umberto
Politico argentino (Pergamino 1900-Cordoba 1983). Deputato radicale nel 1948, nel 1956 aderì alla Unión cívica radical dell’allora presidente A. Frondizi, poi destituito da un golpe [...] nel 1962. Nel 1963 I. fu eletto presidente della Repubblica con il 25% dei voti, inaugurando un programma di stabilizzazione monetaria e di riforme moderate. Cercò, senza successo, di dividere i peronisti ...
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Fisiologo italiano (Scansano 1871 - Padova 1952). Prof. a Córdoba (Argentina) dal 1906 al 1916 e poi (dal 1920) nelle univ. di Sassari, Pavia e Padova. Socio nazionale dei Lincei (1947). Noto per le ricerche [...] sulla fisiologia dello stomaco, del cuore, del sistema nervoso centrale e del sangue ...
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Uomo politico argentino (La Rioja 1790 - Barranca Yaco, Córdoba, 1835); arruolatosi giovanissimo nell'esercito, ne abbandonò presto le file e stabilì (1820), a capo di bande irregolari, un dominio assoluto [...] sulla provincia di La Rioja; respinta, come gli altri capi provinciali, la Costituzione unitaria del 1826, sostenne M. Dorrego e, dopo la caduta di questo (1828), collaborò con J. M. de Rosas nel reprimere ...
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Titolo portato (dal 1507) dal Gran Capitano Gonzalo Fernández de Córdoba ed ereditato successivamente da membri dei varî rami della stessa famiglia, fino a Luis, sesto duca (v. Fernández de Córdoba, Luis, [...] duca di Sessa) ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] Indie, a suo nome e a nome di Diego e del C., citati come "sus fijos ligytymos".
Trascorsi i primi anni a Córdoba presso la madre, fu nominato paggio del principe don Juan, insieme col fratello Diego (la cui nomina a tale carica è documentata da ...
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Militare spagnolo (n. Jerez de los Caballeros, Badajoz, 1462), combatté con Gonzalo Fernández de Córdoba in Portogallo, Francia e Italia. Fatto prigioniero da Baiardo e trattato secondo le regole della [...] cavalleria, fece invece circolare la voce di essere trattato in modo non conforme ad esse. Sfidato per questo da Baiardo, restò ucciso ...
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Dirigente industriale (Torino 1908 - Roma 1984). Fondatore e presidente (1953-73) della FIAT Concord (Buenos Aires e Córdoba) e dell'Italconsult (1971-79), amministratore delegato (1964-67) e vicepresidente [...] (1967-73) della Olivetti, ritiratosi dagli affari, fondò (1968) il Club di Roma del quale fu anche presidente. Fu consigliere del World wildlife fund e di numerosi organismi non governativi per il controllo ...
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Nobile capuano (m. Valladolid 1515), di famiglia tradizionalmente fedele agli Aragonesi. Nel 1503 combatteva sotto le bandiere di Gonzalo di Córdoba, contro i Francesi, quando le ingiurie del cavaliere [...] francese de La Motte, prigioniero a Barletta, contro il valore degli Italiani, causarono la famosa disfida. Questa si concluse il 13 febbr. con la vittoria dei tredici campioni italiani guidati da F., ...
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Astronomo (n. Steubenville, Ohio, 1867 - m. 1951); dapprima all'osservatorio Lick in California, diresse poi (1909-36) l'osservatorio nazionale argentino di Córdoba. Scoprì due satelliti di Giove (Himalia [...] ed Elara) e alcune comete ...
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