Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] cosiddetta Pistis Sophia e i due Libri di Jeu, in copto, ritrovati invece in papiri; un’intera biblioteca gnostica è stata Epifane, accanto ai gruppi più popolari, da cui emanano i testi copti. A Roma (145-160) troviamo l’altra massima figura dello ...
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Famiglia di maroniti libanesi, alcuni dei quali, venuti a Roma, contribuirono nel sec. 18º al diffondersi degli studi orientalistici in Italia.
1. Giuseppe Simonio (Ḥaṣrūn o Tripoli di Siria 1687 - Roma [...] di s. Macario e parte di quella del Monastero dei Siri nella Nitria; inoltre portò in Europa i primi frammenti copti del Monastero Bianco. Tutti questi manoscritti furono da lui portati a Roma (ora sono alla Biblioteca Vaticana) dove, tornatovi nel ...
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PELUSIO (Πηλούσιον, Pelusium)
Evaristo Breccia
Antica città egizia, che sorgeva, come porto interno, presso la foce dell'estremo braccio orientale del Nilo, nella pianura attuale di eṭ-Ṭīneh, non sul [...] etimologia popolare connesse tale nome all'altra parola egizia śjn "argilla", donde il nome greco (πηλός "fango"). Nei testi copti troviamo anche il nome Peremūn, conservatosi nelle odierne rovine superiori di Tell el-Fáramā.
Per la sua posizione era ...
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(gr. ᾿Αϑύρ e ᾿Αϑῴρ) Divinità egiziana adorata specialmente a Dendera. È rappresentata in genere come giovenca o donna con corna e orecchie bovine. Il nome (che significa «Casa di Hor», dio solare) la [...] il menat, contrappeso di cui gli Egiziani fornivano le loro collane.
Dalla dea prese nome anche il terzo mese del calendario egiziano antico, tuttora in uso nel calendario dei Copti. Il suo inizio corrisponde al 9 novembre del calendario gregoriano. ...
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Chiesa copta
Si indica così, nell’uso corrente, la Chiesa ortodossa orientale di Alessandria, maggioritaria fra la popolazione cristiana egiziana (➔ ). Teologicamente e storicamente la dottrina caratteristica [...] promosse il riavvicinamento alla Chiesa di Roma. Nel 19° sec., la C.c. conobbe una ripresa parallela a quella della popolazione copta, culminata sotto il patriarcato di Cirillo IV (1854-61). La C.c. è autocefala: al vertice siede il patriarca e papa ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] , di cui raramente sopravvivono resti archeologici per la deperibilità dei materiali stessi, a eccezione di alcuni esemplari copti conservatisi grazie alle favorevoli condizioni ambientali.Uno dei due lembi era dotato di una fibbia ad ardiglione ...
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STEINWENTER, Artur
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Romanista austriaco, nato a Marburgo nella Stiria il 17 maggio 1888. Studiò a Graz, salvo un breve periodo durante il quale frequentò a Monaco di Baviera la [...] e sulle origini del processo canonico, e dedicando specialmente una larga attività, ancora in pieno sviluppo, ai documenti copti dell'Egitto bizantino e arabo.
Opere principali: Studien zum römischen Versäumnisverfahren, Monaco 1914; Studien zu den ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] probabilmente origine in Oriente; in Cina fu usato come ornamento delle vesti più sontuose. Carattere pittorico ebbero i vivaci r. copti (dal 6° sec. d.C.). Nel Medioevo i r. orientali si diffusero in tutta Europa e quelli bizantini giunsero alla ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] Coptic’.
35 R.S. Bagnall, Early Christian Books in Egypt, Princeton-Oxford 2009, pp. 67-68.
36 Cfr. T. Orlandi, Letteratura copta, cit., pp. 39-120.
37 Cfr. E. Prinzivalli, Magister ecclesiae. Il dibattito su Origene fra III e IV secolo, Roma 2002 ...
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KEBRA NAGAST (in etiopico "Gloria dei re")
Enrico Cerulli
NAGAST Romanzo della letteratura etiopica. Ha per argomento la visita della regina di Saba al re Salomone e l'ascesa al trono dell'Etiopia di [...] , la cui prima forma parrebbe rimontare al sec. VI, servì di base - insieme con altri scritti copti meno antichi - a una redazione arabo-cristiana, dalla quale deriva il romanzo etiopico. Yeṣhaq, però, non tradusse soltanto l'opera araba ma l'ampliò ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...