KHARTUM (arabo el-Kharṭüm; A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Capitale del Sudan Anglo-Egiziano, posta sulla sponda sinistra del Nilo Azzurro, non lungi dalla sua confluenza col Nilo Bianco, a 2160 km. dal [...] Cairo e a 381 m. s. m., conta 40.760 ab. prevalentemente sudanesi e arabi, con parecchi Greci, Siriani e Copti dediti al commercio, e un certo numero di funzionarî egiziani e inglesi. Il nome, che in arabo significa "proboscide", alluderebbe alla ...
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REVILLOUT, Eugène
Giulio FARINA
Egittologo, nato a Besançon il 4 maggio 1843, morto a Parigi il 16 gennaio 1912. Fu conservatore del Louvre, alla cui scuola insegnò. Nel 1880 fondò la Revue Égyptologique, [...] in Parigi, nella quale sono contenuti quasi tutti i suoi scritti. Spiegò la sua attività maggiore sui testi demotici e copti e sul diritto; ma non sempre va fatta fidanza alle sue conclusioni.
Opere: Nouvelle chrestomathie démotique, Parigi 1878 ...
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al-Fusṭā´ṭ Luogo nel quale il generale arabo ‘Amr ibn al-‘Āṣ, conquistatore dell’Egitto (640-42), pose il campo per conquistare la piazzaforte bizantina egiziana di Babilonia. La città, originata dai [...] primitivi accampamenti militari, divenne un ricco centro musulmano. Oggi fa parte del Cairo con il nome di Cairo Vecchio (Miṣr al-qadīma) ed è abitata principalmente da Copti. ...
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Martire cristiano (sec. 3º) a Nicomedia al tempo delle persecuzioni di Diocleziano, secondo la tradizione della Chiesa copta. È collegato a numerose leggende orientali, come vincitore di Satana, incarnatosi, [...] tentarlo, sotto forme femminili. È perciò invocato in formule magiche (arabe, anche musulmane, ed etiopiche e nella Chiesa ortodossa) e considerato anche protettore della madre (e del figlio), prima e dopo il parto. Festa, presso i Copti, 21 aprile. ...
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SAIDICO
Michelangelo Guidi
Uno dei cinque dialetti della lingua copta usato in Alto Egitto (regione di Tebe), e così chiamato dal nome arabo Ṣa‛id dato all'Alto Egitto. Il saidico può considerarsi come [...] per la conoscenza del neo-egiziano, di cui conserva alcuni caratteri più fedelmente che non altri dialetti; i dialetti copti del resto, appunto per essere sorti dopo l'unificazione linguistica del Nuovo Impero, non hanno notevoli differenze tra loro ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] di Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i Greci, 25 gennaio per i Latini, 5 0ttobre per i Siri, 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato Ananos da Flavio Giuseppe, creato sommo sacerdote nel 47 d. C. circa (m. 66 circa); inviato ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] romana, poi a quelli della provincia di Milano, con l'incarico di dirigervi il Collegio etiopico. Ma non esistono tuttora monaci antoniani copti, e si può dire che non sono mai esistiti come tali.
2. Al pari di tutti gli orientali, i maroniti del ...
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La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Storia
Egizi e Babilonesi [...] dal 146-145 a.C., era aziaca, dal 1° gennaio 30 a.C.; era di Diocleziano o dei Martiri, tuttora seguita nel calendario copto, con inizio al 284, anno dell’elezione dell’imperatore).
L’era bizantina, usata a Bisanzio dal 7° sec. e in Russia fin verso ...
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LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] o del Cairo. Fra questi è il famoso pezzo del IV sec., con l'immagine di Gea, raffigurata come una giovane donna (v. copta, arte, tav. a colori), e un tessuto con scene della vita di Giuseppe.
Dallo stesso viaggio V. G. Bok riportò numerosi papiri ...
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WASHINGTON
G. Becatti
Collezioni archeologiche. -
1. - Freer Gallery of Art. - Fondata nel 1906 da Charles Lang Freer e aperta nel 1923. Dipende dalla Smithsonian Institution. Contiene materiali di [...] IV-V sec., forse proveniente dall'Egitto, con Tyche, Dioniso fra una menade e un satiro.
Importante il gruppo di tessuti di arte copta, fra i quali un pannello con nereidi del IV-V sec., un pannello con scena di caccia su due registri con bordo di ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...