Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] confutato da Dante (1825) si ha il nucleo del pensiero linguistico tommaseiano, ma è poi il contatto diretto col parlato toscano a conforme all’origine; tanto più che in tutti i luoghi continuo sta bene, non in tutti l’altro».
La consonanza dell ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] (o sviluppamento) di mercati (< établissement e développement; Folena 1983: 51).
Questo confronto (linguistico ed epistemologico) con il pensiero economico europeo continuò nell’opera di Carlo Cattaneo, che però ebbe un posto a sé nell’intricato ...
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Arezzo
Giovanni Cherubini
Pier Vincenzo Mengaldo
Città toscana tradizionalmente avversa alla vicina Firenze. Questo antagonismo che separava le due città si riflette nell'atteggiamento di D.: infatti [...] culto di D. in A. erano stati del resto abbastanza precoci e continuarono anche dopo la morte di Leonardo Bruni. Per la seconda metà del di incarnare il volgare illustre mentre la loro base linguistica era sostanzialmente municipale (cfr. § 1): e di ...
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PUGLIATTI, Salvatore
Marco Sabbioneti
PUGLIATTI, Salvatore. – Nacque a Messina il 16 marzo 1903 da Giuseppe, impiegato presso l’Università di Messina, e da Paola Anastasi.
Rimase ben presto orfano di [...] aveva pienamente sviscerato.
In questo suo viaggio continuo e appassionato attraverso i vasti territori della conoscenza, anche dalle suggestioni strutturaliste e dallo studio della linguistica, che Pugliatti svolse sulla scorta di Ferdinand de ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] guerra del Castello di Udine non si trovano di continuo lombardismi e milanesismi, che invece abbondano in molti racconti forme, fonetica e detti lombardi, commentati quasi con gusto da linguista e straniamento procurato da certe grafie, come la -k- ...
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BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] a Sant'Anna di Rapallo nel luglio 1964, e li continuò le collaborazioni con periodici e quotidiani e il mestiere di traduttore in La battaglia soda (ibid. 1964), interessante esperimento linguistico (è scritto in un italiano ottocentesco), e Aprire ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] e lo spazio cinematografici vengono analizzati nella loro assenza di continuità, che li caratterizza rispetto a quanto accade nella vita film è opera d'arte e al contempo oggetto linguistico anche secondo Jean Mitry, che nel suo imponente lavoro ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] quegli anni. Tuttavia, nonostante questa esperienza, il C. continuò a restare legato alla pittura di ispirazione storica. Nel tradizionalmente dal disegno e dal contorno. Lo strumento linguistico, seppure ancora gravato da impacci e incertezze nella ...
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FERRUCCI, Michele
Lidia Maria Gonelli
Nacque a Lugo (Ravenna) il 29 sett. 1801 da Filippo Ferruzzi, proprietario terriero, e da Violante Malerbi.
A partire dal 1824 il F. (insieme con il fratello maggiore [...] , avvertisse il disagio di trovarsi a confronto con l'esigente filologia comparettiana o con la competenza linguistico-filologica di un Teza, perché appunto continuò ad insegnare fino agli ultimi giorni della sua vita. La bontà del suo carattere, la ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] Henry (1971), sulla base dell’idea che ogni atto linguistico può essere spunto per una metonimia, la contrappone alla metafora) per indicare sostituzioni per contiguità fissate dal continuo proferimento delle stesse nella nostra tradizione. L’effetto ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...