Famiglia nobile della Franconia, così denominata dal castello e borgo di H., situato 9 km a S di Meiningen. Ricordata la prima volta nella prima metà del sec. 11º (1037 circa), si suddivise in diversi rami (Schleusingen, Aschach, Hartenberg-Römhild, ecc.); si estinse nel 1583. I suoi dominî passarono ai duchi di Sassonia Meiningen, agli elettori di Sassonia e ai langravî d'Assia, e (1815) parzialmente ...
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Patriota (Montecchio 1788 - ivi 1854), negoziante, membro influente della Carboneria e amico di G. Andreoli, cercò nel 1821 di estendere il moto liberale nel ducato di Modena. Arrestato e sottoposto al processo di Rubiera, confessò ogni cosa e per questo la condanna a morte (11 sett. 1822) gli venne commutata in dieci anni di carcere ...
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Ingegnere idraulico italiano (Firenze 1868 - Frascati 1940). Prof. di costruzioni idrauliche nella Scuola degli ingegneri di Padova (1913-19), quindi a Pisa e infine a Roma (1922-38). Compì ricerche su problemi di idraulica (statica delle dighe, trasporto solido nei corsi d'acqua, una nuova tecnica di costruzione degli acquedotti, ecc.) ...
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Umanista (Milano 1520 - forse Venezia 1582), autore di molti libri di elegie latine, del poemetto in esametri De venatione libri IIII (1551), degli eruditissimi Mythologiae, sive explicationum fabularum libri X (1568) e di un'opera storica più volte ampliata (Universae historiae sui temporis libri XXX, 1581) ...
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Pittore italiano (Firenze 1900 - Fiesole 1988). Formatosi sui macchiaioli e su Cézanne (Taccuini, 1913-15), aderì ai movimenti della Secessione romana (1916), del futurismo (1917-19) e anche del "Novecento", con opere di grandi dimensioni. Nel secondo dopoguerra ritornò alla pittura di ispirazione cezanniana e futurista ...
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Signori di Macereto nel contado senese, e fra i più potenti in Siena stessa, da cui rimasero indipendenti fino al 1221 quando furono costretti a sottomettersi al comune, forte per un'alleanza con Poggibonsi e Orvieto ...
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Cantante castrato (Arpino 1714 - Roma 1761). Studiò con D. Gizzi, donde il soprannome. Sopranista, esordì a Roma (1730) nell'Artaserse di L. Vinci. Si presentò poi, ovunque acclamato, in Italia e Oltralpe, specialmente in Inghilterra dove lo aveva chiamato G. F. Haendel ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] al 1730, anche fuorusciti inglesi e massoni, come il Bolingbroke e il Ramsay, e liberi pensatori come Robert di Bréhaut, conte di Plélo, il marchese d'Argenson, l'abate di Saint-Pierre, quegli stessi cioè che insieme a Montesquieu potevano ritrovarsi ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] C. e, terminata dopo la sua morte, collocata come dono votivo del defunto sull'altare maggiore dell'Aracoeli, dove appunto fu sepolto il Conti.
La morte del C. avvenne in Roma il 23 febbr. 1512 (Bibl. Apost. Vat., Vat. lat. 3920, f. 49 r). Fu sepolto ...
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conta
cónta s. f. [der. di contare]. – Conteggio, computo, enumerazione: fare la c. delle schede, dei presenti; fare la c. (o il conto, o al tocco), designare chi fra i presenti dovrà eseguire una data cosa, affidando la scelta alla sorte...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...