La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] moenese [ˈölʤe]; vet(ŭ)lu(m) > fassano [ˈveje], moenese [ˈvelʤe].
La palatalizzazione di c e g latine davanti ad a è forse indipendente e tisleres e maestres) e in quelli che escono in consonante + l (uedl ← uedli «occhi»).
Il lessico del ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] parola -e, -i e -o dopo l- e r- prima di consonante nello stesso sintagma (qui recar gente, lor paese) era generale in italiano pronunciare a Firenze con [ʃ]. Simile è la situazione della g. La velare era scritta come oggi ‹gh› prima di e, i (o anche ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] è avuta la nasalizzazione delle vocali, ma solo quando esse erano seguite da consonante nasale in coda (che è poi caduta), non quando la nasale era al più essere seguite da un legamento (quasi sempre labio-velare). Si veda la tab. 1, in cui compaiono ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] in sillaba chiusa da nasale (questa, realizzata generalmente come velare) in parole come [ˈpẽŋso] penso, [ˈmãŋka [ˈkweːʎi] o [ˈkwɛːʎi] quegli. In sillaba chiusa davanti a consonante nasale la pronuncia è sempre chiusa, e si ha quindi [e] invece di ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] ra[dːʒ]ione, naufra[d:ʒ]io), la pronuncia della -i- grafica dopo consonante palatale sorda (per es., soc[i]ale, c[i]elo), la resa g]o «tronco») e la palatalizzazione della sibilante davanti a velare e a labiale ([ˈʃkusa], [ˈʃpesa]), ma non davanti a ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] veniva pronunciato [muˈker], sostituendo la fricativa velare sorda dello spagnolo /x/, assente nel repertorio a pronunciare le sillabe chiuse, ricorrono alla cancellazione della consonante finale di sillaba (univesità per università) o all’ ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] in francese, è avvenuta la nasalizzazione della vocale precedente, con successiva caduta del fono nasale, divenuto velare, secondo la trafila (V = vocale, C = consonante): Ṽŋ(C) → Ṽ(C) → Ṽː(C)
Tale trafila è documentata, ad es., da vinu > milanese ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] con una percentuale pari all’86,1%. Segue l’approssimante labio-velare [w], attestata nel 75,7%. Vi sono inoltre talune implicazioni di , in cui l’approssimante mostra solidarietà più con la consonante che la precede che con la vocale che la segue ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] di vista puramente quantitativo non si può non riconoscere che l’aggiunta di un diaframma posteriore (velare o faringale) a una consonante di luogo dentale è estremamente produttiva, in quanto permette di raddoppiare l’inventario di fonemi proprio ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] suono fricativo breve: noce > [ˈnoʧe].
L’italiano ha due allofoni nasali, [ɱ] prima di consonante labiodentale (inverno > [iɱˈvɛrno]) e [ŋ] prima di segmento velare (banco > [ˈbaŋko]). Il suono [ɲ] è lungo tra vocali: ogni > [ˈoɲːi].
Il ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
velare1
velare1 agg. e s. f. [der. di velo1]. – Del velo palatino. In fonetica, di articolazione in cui il dorso della lingua tocca o fronteggia a distanza variabile il velo palatino: consonanti, vocali v.; suoni, fonemi velari. In italiano...