L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] con alcune limitazioni diastratiche – anche per il romanesco (➔ laziali, dialetti; ➔ Roma, italiano di). In un’area meno estesa le occlusive sorde dopo consonante nasale si sonorizzano: sa[nt]o → sa[nd]o, ca[mp]o → ca[mb]o. Il nesso nasale alveolare ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] , oltre alle occlusive velari [k] e [g], la fricativa velare sorda [x], la vibrante uvulare [ʀ] e la fricativa glottidale [h]. Per parte sua, l’arabo possiede una ricca serie di consonanti posteriori rispetto al luogo velare che, come abbiamo detto ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] dove si evidenzia il fenomeno diffuso dell’allungamento vocalico; ma la consonante è intensa dopo una vocale breve: [ˈredːer] «ridere», [lomː] «lume»;
(b) la sonorizzazione delle occlusive sorde intervocaliche (ad es. a Modena [ˈroda] «ruota») e il ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] posizione iniziale (welfare, windsurf, workshop, wow), la s sorda o sonora segue l’uso italiano, con sonorizzazione davanti a Nella prefissazione è noto l’uso di co- anche davanti a consonante (cobelligerante, copilota) e di non- coi nomi (indotta da ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] da striature verticali periodiche corrispondenti alle aperture e chiusure glottidali, le consonantisorde da assenza di periodicità del segnale. In fig. 4 sono evidenziati i tratti sordi e quelli sonori.
Per quanto riguarda il modo di articolazione ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] l’➔assimilazione che si osserva nei contesti nasale bilabiale + occlusiva sonora, e la tendenza a sonorizzare le consonantisorde dopo nasale: si tratta di fenomeni presenti nei dialetti e nel parlato poco sorvegliato di alcune varietà meridionali ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] se scempie e intervocaliche (tranne /b/ che è quasi sempre lunga). Le occlusive sorde in posizione forte (geminate o in nessi di liquida + consonante), soprattutto nelle varietà calabresi, sono soggette ad ➔ aspirazione, mentre pronunce del tipo ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] esercizi tecnici o di genere ‘comico’, mentre la rima tronca in consonante (nei tipi amor : cor, partir : dir, sen : vien di far rimare s sorda con s sonora, mentre è stato dimostrato che, almeno fino al Cinquecento, z sorda non può rimare con ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] le h- iniziali in herba, homo, honore, humile, humilitate, le scrizioni ‹ct› per l’occlusiva dentale sorda t intensa tra vocali o debole dopo consonante (fructi, nocte, con anche l’anetimologico tucte, e sanctissime) e ‹cti›, ‹ti› intervocalici per l ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] di pronuncia come la cosiddetta lisca, che porta alla realizzazione delle consonanti fricative /s/ e /z/ rispettivamente sorda e sonora come suoni laterali fricativi [ɬ] e [ɮ] rispettivamente sordo e sonoro, come in alcuni ➔ dialetti di area toscana ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, dall’orecchio sinistro, da tutte e due le...