Dal gr. μέϑοδος, composto di μετα- («in direzione di», «in cerca di») e ὁδός («via», «cammino»). Da questa etimologia il termine trae il senso generale di ricerca o orientamento di ricerca, e il significato [...] il modello di m. filosofico, che assumeva le procedure di ricerca della nuova scienza sperimentale e ne assicurava i fondamenti conoscitivi. Le obiezioni mosse da Kant alla legittimità dell’impiego del m. di Euclide nel progetto di costruzione di una ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] varie e presso molti popoli antichi e moderni, deriva soprattutto da due esperienze umane distinte: il valore conoscitivo del vedere e la potenza fascinatrice dello sguardo. La divinità onnisciente è concepita dovunque come onniveggente e spesso ...
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NEOPOSITIVISMO
Paolo FILIASI CARCANO
. Movimento contemporaneo (detto anche positivismo logico o empirismo logico) di metodologia della scienza e di critica della conoscenza, esplicantesi attraverso [...] o confuta sul piano dei fatti le loro asserzioni, e da cui dipende - in definitiva - il loro valore conoscitivo e la loro incorporabilità nell'organismo delle scienze reali (distinte dalle scienze formali, contenenti solo proposizioni analitiche). L ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] di un mondo che, se non altro, contribuisce non poco a far affluire nel Rinascimento europeo il vasto patrimonio conoscitivo, da tempo perduto, dell’ellenismo e quello pressoché sconosciuto delle culture persiana e indiana.
Siviglia e Cordova
È ...
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Progettazione digitale
Marco Gaiani
Il Boeing 777 è stato, a metà degli anni Novanta del Novecento, il primo aeroplano completamente progettato e ‘preassemblato’ in forma digitale senza far ricorso [...] scardinano lo schema concettuale che ha sempre considerato la figurazione come un semplice attributo e/o parte del sistema conoscitivo.
Il modello digitale di un qualsivoglia oggetto, infatti, non è più un corpo unico osservabile da vari punti di ...
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Utpaladeva
Filosofo indiano (900/925 - 950/975). Discepolo di Somānanda, U. sviluppa il pensiero del maestro attraverso un confronto con quello di Bhartr̥hari. La scuola della Pratyabhijñā («riconoscimento»), [...] (come, secondo U., il soggetto del Nyāya una volta raggiunta la liberazione e quindi la separazione dagli organi conoscitivi), bensì costituisce la sua stessa essenza. Tale coscienza non può che essere non duale (advaita), proprio perché il ...
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Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] dall’esperienza». Vari sono gli autori che nella storia del pensiero hanno fatto appello all’esperienza sensibile nel processo conoscitivo e, in questo senso, si parla comunemente di forme di e. già nella filosofia greca e in quella medievale ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] di derivazione aristotelica e alla logica induttiva di J. S. Mill, nel tentativo di delineare un'interpretazione del processo conoscitivo per la quale l'elemento primario non era il dato particolare, ma piuttosto la idea universale che guida e regola ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] è dunque incapace di creare sé e quindi determinata nei suoi atti fondamentali, e incapace quindi come di creare sé come potere conoscitivo, così di dare a questo un suo proprio contenuto; ma è pur sempre agente nei suoi atti fondamentali e cioè ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] solo in funzione dei rapporti economico-sociali ai quali si fa riferimento, ma anche a seconda del particolare obiettivo conoscitivo che di volta in volta si persegue e della tecnica di analisi adottata.Una teoria del profitto dovrebbe rispondere a ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...