Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] piattaforma. Il problema era quello di fornire una spiegazione dell’indipendenza dell’oggetto reale dalla relazione conoscitiva, pur senza ripristinare il criticabile dualismo di conoscente e conosciuto. Il n. statunitense dedicò quindi particolare ...
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Figura retorica che risulta da un processo psichico e linguistico attraverso cui, dopo aver mentalmente associato due realtà differenti sulla base di un particolare sentito come identico, si sostituisce [...] svolge funzioni complesse: come meccanismo di arricchimento ed evoluzione della lingua, come mezzo efficace di espressione, come strumento conoscitivo di realtà nuove o colte da nuovi punti di vista (m. scientifiche, macchie solari, buco nero ecc.). ...
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RIFLESSIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel linguaggio filosofico, il termine riflessione è usato, in generale, per indicare l'attività del pensiero che, in possesso di un contenuto qualsiasi o comunque [...] del Settecento, esso viene adoperato per designare l'attività interiore con cui lo spirito integra, dal punto di vista conoscitivo, la percezione del mondo esterno. La reflection diviene perciò, per Locke, la funzione attiva di ogni arricchimento ...
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(XI, p. 646; App. II, I, p. 707)
La trattazione di questa voce nell'Enciclopedia rispecchia con buon grado di fedeltà quali fossero le principali valenze attribuite alla c. dalla cultura ufficiale ai primi [...] di mezzo secolo, la percezione del concetto di c. è sensibilmente mutata. Non solo per la dilatazione del corpus conoscitivo, ma soprattutto per il differenziarsi e il moltiplicarsi dei filoni d'approccio alla percezione delle c., che sono via via ...
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Attualità dell’archeologia urbana
Mario Manieri Elia
La gestione degli assetti architettonici e urbanistici nella città moderna e, particolarmente, nelle città del bacino del Mediterraneo, deve fare [...] vengono in primo piano e il nostro rapporto con l’oggetto non può che essere ‘integrato’, sia sul piano conoscitivo/interpretativo sia su quello conservativo/valorizzativo. Su quest’ultimo piano, infatti, non è l’analisi archeologica a tenere il ...
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Logica come scienza del concetto puro
Michele Maggi
Il concetto
La Logica come scienza del concetto puro (d’ora in poi Logica) esce nel 1909 quale seconda parte della Filosofia come scienza dello spirito, [...] a ricevere un estrinseco significato secondo il caso e il libito di chi se ne vuol servire. La definizione, l’unità conoscitiva, non è un acquisto tesaurizzabile sottratto allo scorrere della realtà, ma nasce sopra quel flusso e all’interno di esso ...
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Vicino Oriente antico. Agricoltura e irrigazione
Mario Liverani
Agricoltura e irrigazione
Sullo scorcio del IV millennio, quando inizia la documentazione scritta con i primi testi nella Bassa Mesopotamia [...] neolitiche riguarda, in prima istanza e più agevolmente, le zone ad agricoltura pluviale; sul piano tecnico e conoscitivo, si tratta di selezionare coltivi appropriati, di disporre le varie operazioni in un calendario agricolo dettato dall'alternanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’andamento economico dell’Europa del Seicento ha due volti. Da una parte una crisi [...] apparentemente, quanto meno viene definito rigorosamente, col risultato di perdere gran parte del suo valore conoscitivo. Questa considerazione è forse particolarmente pertinente nel caso della nozione di “crisi del Seicento”. La moltiplicazione ...
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materialismo
Stefano De Luca
La materia a fondamento della realtà e del pensiero
Entrato nel linguaggio filosofico nel 17° secolo, il termine materialismo indica qualsiasi concezione che faccia della [...] ai differenti corpi e al loro divenire (nascita e morte).
Da questa impostazione discendono alcune fondamentali conseguenze in campo conoscitivo, religioso ed etico. Poiché il cosmo non è che materia in movimento, esso è retto da un suo ordine ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] diventa possibile distinguere la c. vera e valida dalla pseudoconoscenza e nel contempo ammettere una serie di gradi dell’attività conoscitiva a seconda del grado di realtà degli oggetti che essa coglie: vera c. è quella delle idee; essa si rivolge ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...