Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] scritti di estetica (1954) ove, esaminando la questione dell'intellettualità dell'arte ovvero del suo valore conoscitivo, semanticamente differenziato dal valore conoscitivo della storia e della scienza in genere, D. V. si riferisce all'opera d'arte ...
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Laporte, Jean
Filosofo e storico francese della filosofia (Limoges, Haute-Vienne, 1886 - Parigi 1948). Fu prof. nelle univ. di Caen (dal 1920), Nancy (dal 1923) e alla Sorbona (dal 1925). Come storico [...] , del quale ha attentamente analizzato la concezione della ragione, e il ruolo che essa assume nell’ambito del processo conoscitivo e in rapporto alla religione. Tra i suoi scritti teoretici si ricordano in partic.: L’abstraction (1940); L’idée ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giovanni da Fidanza, o meglio Bonaventura da Bagnoregio, porta avanti una riflessione dalla [...] luce delle ragioni eterne, questo può essere inteso in tre modi. In primo luogo, si può intendere che alla certezza conoscitiva concorre l’evidenza dell’eterna Luce come criterio totale e unico del conoscere – Tale modo di intendere è il meno giusto ...
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Teoria e storia della storiografia
Marcello Mustè
Nell’Avvertenza (scritta nel maggio del 1916) alla prima edizione italiana di Teoria e storia della storiografia (1917), Croce chiarì che quest’opera, [...] pensiero (p. 30), fino alla «storia oratoria o rettorica», che sostituisce un fine pratico, o di tendenza, al fine conoscitivo (pp. 36-37).
Errori, dunque, e «difformazioni», in quanto scambio e confusione tra forme distinte della realtà, ma tuttavia ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] quando si pose il problema di giustificare, a fronte della critica scettica di Hume, la validità del processo conoscitivo individuando appunto nell’idea di congiunzione del molteplice empirico la chiave risolutiva. Kant chiama in generale s. ogni ...
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Abhinavagupta
Filosofo e teorico indiano dell’estetica, vissuto fra il sec. 10° e l’ 11°. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola scivaita della [...] realtà la stessa natura di soggetto agente di Śiva e non è materia inerte. Ciò è provato dal processo conoscitivo, descritto come un’illuminazione da parte del soggetto conoscente nei confronti dell’oggetto conosciuto. Tale illuminazione non sarebbe ...
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Claval, Paul
Claval, Paul. – Geografo francese (n. Meudon 1932), professore presso l’Università di Besançon (1970-1972), di Parigi XIII (1972-1973) e di Parigi IV (1973-1998, poi professore emerito). [...] ; come anche i temi della geografia urbana e regionale, con la riabilitazione di quest’ultima quale strumento conoscitivo essenziale nella comprensione delle dinamiche della mondializzazione; fino a dedicarsi, soprattutto a partire dagli anni Novanta ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] , l’empirismo inglese, innanzitutto con J. Locke, indicò nella conoscenza sensibile la fonte di ogni conoscenza. Questa funzione conoscitiva della s. raggiunse esiti radicali in G. Berkeley, per il quale l’esistenza stessa di ogni realtà si riduce ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] filogenesi per assicurare la conservazione della specie. In tale prospettiva la vita stessa può essere considerata come un processo conoscitivo. Secondo K. Lorenz, che insieme con Popper e D.T. Campbell è stato uno dei maggiori rappresentanti di tale ...
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Le scienze cliniche sono: la clinica medica generale, la clinica chirurgica generale e le cliniche specialistiche appartenenti al gruppo della prima o della seconda. Appartengono al gruppo della clinica [...] a trovarsi in una posizione assai superiore d'avanzamento verso la presa di possesso del reale, molto più progredita nel senso conoscitivo, che non sia quella in cui si trova la scienza sua, depositata nei più recenti volumi di patologia speciale e ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...