La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Paul Weindling
La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Il patronato [...] basati su ospedali periferici e istituti centrali di igiene e batteriologia. Sebbene assistite dalla finanza e dalle conoscenze americane, le nuove cliniche di sanità pubblica cercarono comunque di legarsi alle realtà locali. Nella Serbia postbellica ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] Come per le altre scienze, il suo sviluppo non è avvenuto lungo una direttiva precisa ma per un lento accumulo di conoscenze empiriche.
Nel 1886 il chimico agrario tedesco A. Mayer dimostrò la trasmissibilità di una malattia della pianta del tabacco ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] l’uomo. La scoperta dell’Australopiteco, accompagnata da accese polemiche, è stata fondamentale per la storia delle conoscenze sull’evoluzione umana, perché ha indirizzato i paleoantropologi a sviluppare le ricerche in Africa permettendo di arrivare ...
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Biblioteconomia
C. bibliografica Ordinamento che, muovendo da alcune classi fondamentali, raccoglie le opere, attraverso graduali suddivisioni, in raggruppamenti sempre più specifici. La sua applicazione [...] . Le c. si sono modificate via via che nuovi oggetti da classificare venivano conosciuti, con l’approfondirsi delle conoscenze intorno ai singoli oggetti e con il conseguente moltiplicarsi delle comparazioni fra di essi. La più vasta categoria della ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] presumibilmente vestigia evolutive di g. un tempo funzionali.
Man mano che le ricerche proseguono si fanno sempre più ampie le conoscenze sugli elementi di controllo dei g.: nei batteri le sequenze di inserzione (IS) si inseriscono in alcuni loci del ...
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tossicità In tossicologia, capacità di una sostanza chimica o di un preparato farmaceutico di provocare, a determinate dosi o concentrazioni, disturbi o danni a carico di organismi viventi (animali o [...] , per ogni composto chimico attivo (quindi dotato di minore o maggiore t.) è necessario pervenire a una serie di conoscenze su certe proprietà biologiche, come la durata di azione, la tendenza all’accumulo in sistemi biologici (in particolare nella ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] lpr e gld (questa osservazione sottolinea, inoltre, la misura di quanto si possa imparare dai modelli murini e come queste conoscenze possano favorire gli studi sull'uomo). Purtroppo, come già detto, i modelli di a. dipendenti da un singolo gene sono ...
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FOTOSINTESI (XV, p. 817; App. II, 1, p. 968)
Gaspare MAZZOLANI
Gli importanti progressi compiuti negli ultimi anni nella conoscenza del meccanismo fotosintetico sono stati resi possibili soprattutto [...] (3-PGA) (fig. 1).
Questo schema comportava l'ammissione di un accettore di CO2 a due atomi di carbonio. Poiché le conoscenze sul metabolismo intermedio e sul ciclo di H. A. Krebs rendono ammissibile che un composto a 3 atomi di carbonio (acido ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] ; tra le mani di Galvani, le correnti di origine animale sono state la sorgente primaria di tutte le nostre conoscenze attuali sulla produzione di elettricità ad opera dei tessuti viventi".
I formidabili concetti che scaturivano dalle osservazioni di ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] ed era sceso prima del prelievo del resto del cranio. Questo intervento, differito nel tempo, è pertanto frutto di una perfetta conoscenza sia dell'anatomia umana, sia dei tempi e dei modi dei processi di decadimento delle parti molli.
A partire da ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...