La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] domanda fondamentale: in che modo l'umanità può arrivare a conoscere la causa del Cielo o, più semplicemente, come avviene la conoscenza? Tale questione è al centro del Canone moista che forma alcuni capitoli del Libro del Maestro Mo (v. cap. V, par ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] sul suo feretro un testo di Archimede sul quale aveva studiato). I contemporanei parlano ampiamente della sua vasta conoscenza delle scienze, della sua erudizione, della cultura letteraria, della sua passione per la storia, in particolare per quella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] concezione aristotelica, ogni realtà vivente è dotata di un’anima che ne costituisce la forma sostanziale, per cui la conoscenza della psyché «contribuisce moltissimo alla verità in generale e specialmente allo studio della natura» (De anima, 402 a 5 ...
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Generale, nato a Stargard (Pomerania) il 2 settembre 1878, morto a Norimberga il 13 marzo 1946. Sottotenente di fanteria nel 73° reggimento, frequentò la Kriegsakademie fra il 1907 e il 1910. Partecipò [...] e diresse la sezione perfezionamento dell'esercito fino a tutto il 1926. Un'eccezionale capacità tecnica e la profonda conoscenza dell'ambiente della conferenza del disarmo a Ginevra gli permisero nello studio e nell'approntamento dei prototipi dei ...
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GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] soggiornò ricoprendo lo stesso ruolo almeno fino al 1428 (e forse fino al 1430 o 1431).
Non sappiamo attraverso quali conoscenze e protezioni avesse ottenuto l'importante incarico (che era stato di Guarino e di F. Filelfo): una segnalazione può forse ...
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ELENA, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 dic. 1811 da Antonio, commerciante all'ingrosso, e da Luigia Odera. Compiuti gli studi secondari, segui diversi corsi all'università, senza peraltro [...] s'era accostato partendo da G. D. Romagnosi, e che studiò a fondo negli autori inglesi, grazie alla sua buona conoscenza della lingua.
Nell'aprile 1846, in una conferenza tenuta presso la Società economica di manifatture e commercio, l'E. mostrò ...
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Disciplina che studia la moneta in tutti i suoi aspetti (tecnici, metallografici, metrologici, artistici, epigrafici, legislativi ecc.) e nei suoi rapporti con la cultura, l’arte e l’economia.
La n. ha [...] Una svolta verso un’impostazione scientifica della n. è impressa nel 14° sec. da F. Petrarca che, grazie alla sua conoscenza dei testi classici, è condotto a fare esatte osservazioni di natura storica sulle monete romane dell’impero. Nel frattempo si ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] , questa teoria è interessante perché pone in rilievo il ruolo dell'esperienza e, in qualche caso, dell'esperimento. La conoscenza dell'esito futuro si basa sulla registrazione dei casi passati e questo vale per il rapporto di causa-effetto nel campo ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primogenito del cavaliere Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani di Marcantonio di Pietro, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Martino di Castello, il 15 genn. [...] scorta di una consolidata tradizione, fortemente sentita dagli Erizzo, portò con sé i figli, per avviarli con tale scuola alla conoscenza degli ambienti della politica internazionale e dei loro protagonisti.
L'E. fu così a Vienna fra il 1735 ed il ...
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Botanica
Si dice di organi posti l’uno di fianco all’altro: per es., le gemme di alcune Monocotiledoni.
Fascio c. Quello nel quale libro e legno sono contrapposti, essendo a contatto per una sola parte [...] Tale distinzione, però, ha solo valore relativo, poiché un effetto è imprevisto soltanto in fase di imperfetta conoscenza e incompiuta sperimentazione clinica di un farmaco (➔ farmacovigilanza), mentre nella fase successiva esso sarà catalogato come ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...