«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] assume particolare rilievo l’elemento metaletterario, ovvero la riflessione sui meccanismi della letteratura, come strumento di conoscenza della realtà. Generalmente, si ritiene che tale fase letteraria di Calvino si apra con Il cavaliere inesistente ...
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Lo “Scramble for Africa”All’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, si è delineato un processo di spartizione dei territori africani tra le principali potenze europee, noto come Scramble for Africa, [...] questo più rari, le conseguenze furono omicidi di massa, genocidi e la cancellazione di specifiche forme di conoscenza e di organizzazione sociale. Il progetto dell’EurafricaNonostante l’avvio del processo di decolonizzazione dopo la Seconda Guerra ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] , allora, è un territorio addomesticato? È una casa, un giardino? Se è un giardino, è uno spazio in cui una nuova conoscenza è proibita? Quel tipo di giardino, l’Eden, in cui crescono alberi di mele dorate, irraggiungibili, ma per il resto ogni ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] accecato. “Da che ci vedeva, ora cieco”: in questo era stata chiara la profezia dell’indovino. L’eroe ha voluto acquisire la conoscenza, e non ha potuto farlo se non attraverso il dolore: si afferma, ancora una volta, la dura legge di Zeus. Del resto ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] un mero richiamo culturale, conservatore di un passato che ancora è sentito come unificante e necessario per una completa conoscenza di se stessi, in quanto ebrei. Quindi, lo Stato sarebbe “ebraico” non perché legato a un determinato credo religioso ...
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Che i corpi, intesi nella loro materialità, possano essere fonti di conoscenza storica, potrebbe risultare strano. Eppure, la storia si occupa proprio di questi. Con i corpi si scrive la storia e sui corpi [...] la storia si fa. ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] caduta sotto il controllo di Aḫḫiyawa, : nella lettera si racconta che il sovrano ittita, giunto a Milawanda, viene a conoscenza del fatto che il sovrano di Aḫḫiyawa ha ordinato al signore della città di consegnare Piyamaradu. Anche la presenza di ...
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Sostiene Benedetto XVI, nell’enciclica Deus caritas est (2005), che è nell’intima unità di corpo e anima che l’essere umano diventa veramente se stesso. Sovente si rimprovera al cristianesimo di essere [...] pontefice, in parte questo è vero. Di fatto, l’ambivalenza circa il corpo è essenziale al cristianesimo. Tuttavia, è nell’esperienza mistica, di cui precisamente il corpo è veicolo, che la conoscenza sperimentale del mistero trova piena esaltazione. ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] verificate l’evasione da un mondo ritenuto monolitico, impenetrabile e compatto, la relativizzazione e la decostruzione della conoscenza o la liberalizzazione dei canali mediatici. E se è proprio necessario riconoscere che la realtà vera è stata ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] portato ad un distacco dalla propria natura originaria, da un contatto pieno e diretto con il reale. La possibilità di conoscenza del mondo naturale, ossia la possibilità dello sguardo dell’uomo verso la natura, poggia le sue basi sulla soggettività ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...