Uomo politico (Nemmersdorf, Bayreuth, 1766 - Karlsruhe 1847), al servizio del granducato di Baden (dal 1788); fu fautore della secolarizzazione dei principati ecclesiastici, e perorò l'alleanza con la [...] stato (1808), fece aderire (1813) il Baden alla coalizione antinapoleonica e riuscì a mantenere integro lo stato al congressodiVienna. Mantenne la carica fino al 1818, ma ritornò poi al potere come presidente dei ministri del granducato (1832-42). ...
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moderna (o evo), età Uno dei grandi periodi in cui si suole convenzionalmente dividere, per lo più a scopi didattici e manualistici, la storia dell’umanità: viene talvolta fatta cominciare con la caduta [...] ), talaltra con la scoperta dell’America (1492) e fatta concludere con la Rivoluzione francese o con il CongressodiVienna (1815); è caratterizzata soprattutto dalla nascita degli Stati moderni in Europa e dalla colonizzazione da parte dell’Europa ...
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Statista napoletano (1761 - 1836); diplomatico borbonico a Vienna (1805), fu in seguito ministro di re Giuseppe in Olanda (1806) e ministro della polizia di Gioacchino Murat, per il quale negoziò il trattato [...] segreto dell'11 genn. 1814 con gli alleati, e che rappresentò al congressodiVienna (1815). Nella rivoluzione del 1820 fu ministro degli Esteri, ma nel dicembre dovette dimettersi e da allora abbandonò la vita politica. ...
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Generale (Petersham 1755 - Gartside, Glas gow, 1843); combatté nelle guerre contro la Francia rivoluzionaria. Comandante in capo in Scozia, nel maggio 1807, ebbe da R. S. Castlereagh, suo protettore, il [...] comando dell'armata del Baltico: incendiò Copenaghen e rimorchiò la flotta danese in Inghilterra. Ambasciatore a Pietroburgo nel 1812, firmò il primo trattato di Parigi e assisté al congressodiVienna. ...
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Diplomatico e uomo politico (Torino 1767 - ivi 1828); il 28 giugno 1798 firmò la convenzione con la quale i Francesi occuparono la cittadella di Torino; sotto Napoleone, fu consigliere di stato e ambasciatore [...] a Berlino; con la Restaurazione, plenipotenziario sabaudo al congressodiVienna (1814-15), ministro della Guerra (1815-17) e degli Esteri (1817-21). ...
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Generale polacco (Sławuta, Volinia, 1784 - Varsavia 1874). Servì nell'esercito francese (1802-13); dopo il congressodiVienna, entrò nell'esercito russo; in seguito però aderì alla rivoluzione polacca [...] del 1830; nominato comandante supremo quando ormai Varsavia era caduta nelle mani dei Russi, non poté che rifugiarsi in Prussia con i resti delle sue truppe ...
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Storico (Gottinga 1846 - Zurigo 1936), prof. all'univ. di Berna (1873), quindi (1887) di Zurigo. La sua opera più notevole è la Geschichte Europas seit den Verträgen von 1815 bis zum Frankfurter Frieden [...] von 1871 (10 voll., 1894-1924), sulla storia politica europea dal congressodiVienna alla guerra del 1870. ...
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Ammiraglio della marina austriaca (Venezia 1766 - ivi 1847). Dopo il CongressodiVienna, quando l'annessione del Lombardo-Veneto e di parte delle coste dalmate costrinse l'Impero austriaco a una politica [...] marinara, il D., con Francesco Bandiera, gettò le basi della marina austriaca ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] Balcani e del mare, previa la sostanziale rinunzia inglese ad uno dei tradizionali postulati della politica estera fra il congressodiVienna e il congressodi Berlino. Ma il dopoguerra vide l'URSS perdere progressivamente questo raggranellato tesoro ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] Europa, senza precedenti nella storia moderna; 2) la nascita, sulle rovine del sistema di equilibrio di potere multipolare creato con il CongressodiVienna del 1815, di un sistema internazionale bipolare, con due nuove superpotenze che sono in grado ...
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congresso
congrèsso s. m. [dal lat. congressus -us «incontro, convegno», der. di congrĕdi «camminare insieme, incontrarsi», comp. di con- e gradi «camminare»]. – 1. a. Riunione solenne di rappresentanti di più stati per discutere e deliberare...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...