Sito urbano nella provincia cinese di Shandong in cui sono stati riconosciuti i resti (11°-3° sec. a.C.) della capitale dello Stato di Lu, patria del filosofo Confucio. La città, di pianta rettangolare [...] ad angoli arrotondati, delimitata da un fossato e da una cinta muraria, comprendeva un distretto palaziale (gongcheng) e un distretto urbano (guocheng). Sono state inoltre scavate 4 necropoli a O della ...
Leggi Tutto
Mozi («Libro del maestro Mo»)
Mozi
(«Libro del maestro Mo») Opera cinese che costituisce il corpus testuale della scuola di Mo (Mojia), uno dei primi e tenaci antagonisti di Confucio (➔ Mozi). Fondata [...] (capp. 1-7); saggi sulle dottrine fondamentali della scuola (capp. 8-37); una refutazione delle dottrine dei seguaci di Confucio (rujia; capp. 38-39); saggi su questioni di logica, etica, geometria, ecc., che in parte costituiscono il cosiddetto ...
Leggi Tutto
Shun
Ultimo dei «cinque imperatori» predinastici (Huangdi, Zhuanxu, Ku, Yao e Shun), il cui regno tradizionalmente è datato 2255-2195 a.C. Nato in una famiglia contadina, viene considerato esempio di [...] virtù filiale da Confucio e Mencio. Infatti, sebbene il padre e il fratellastro tentassero di ucciderlo più volte, egli mai mostrò rancore. Grazie alle sue qualità venne scelto dal precedente sovrano Yao come suo successore a scapito dei suoi stessi ...
Leggi Tutto
neoconfucianesimo
Tradizione filosofica confuciana sviluppatasi nel periodo dinastico Song-Ming (secc. 10°-17°) sia come reazione alla diffusione e al dominio delle dottrine taoiste e buddiste sia come [...] di trasmissione del dao, ossia della tradizione confuciana, che, orientata dal sistema dei valori degli antichi sovrani, ebbe in Confucio l’eccelso fondatore e in Mencio il fedele continuatore. L’idea di tradizione o trasmissione del dao (daotong) fu ...
Leggi Tutto
Missionario gesuita e sinologo (Autun 1663 - Roma 1736). In Cina dal 1699 al 1720, fu uno dei più convinti sostenitori delle posizioni assunte dalla sua Compagnia nella cosiddetta questione dei riti cinesi [...] (tolleranza del culto puramente civile a Confucio, degli onori resi alle tavolette degli antenati, ecc.); portò in Europa una discreta collezione di libri cinesi. ...
Leggi Tutto
Mozi
Filosofo cinese (5°-4° sec. a.C.). Il suo nome personale (ming) era Di, ma fu noto anche come Mo Di. Poco si conosce della sua vita, se non che fu attivo in un periodo compreso fra la morte di Confucio [...] di Mencio (372 a.C. ca.) e che verosimilmente fu originario di una famiglia di artigiani. Studiò le dottrine di Confucio, ma ne divenne un acceso critico, contestando soprattutto il prevalente tenore aristocratico e la smodata pratica dei riti e dell ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] formulato per primo l'ideale di yi o 'rettitudine', in aggiunta a quello di ren o 'umanità, sensibilità umana', proposto da Confucio; è probabile tuttavia che esso sia stato ispirato a Mencio dalla discussione dello yi nel senso di 'idea di giustizia ...
Leggi Tutto
Yijing («Classico dei mutamenti») Opera cinese nota anche come Zhouyi («Mutamenti dei Zhou») e tradizionalmente considerata il portato della vena compositiva dei Quattro saggi, ossia il mitico imperatore [...] (➔). Nella sua primissima forma, l’Y. fu un vero e proprio manuale di divinazione, sebbene già dall’epoca di Confucio fosse considerato come un’elevata fonte di sapienza, tanto da essere poi incluso fra i Cinque classici (Wujing), raccolta di ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] tradizione taoista, Wang Bi si sforza di tornare a una riflessione di fondo sulla figura del Saggio, il cui modello resta Confucio (Wang Bi è anche l'autore di un commentario ai Dialoghi). La sua lettura del Classico dei mutamenti comporta una totale ...
Leggi Tutto
Strumento musicale che si compone d'una serie di campane, sospese in varie file a uno o più sostegni, e che si fanno risonare mediante martelli percuotenti l'esterno della calotta. Sin dai tempi di Confucio [...] si usava in Cina uno strumento simile al carillon, noto col nome di pien chun e già allora considerato antico. Il nome carillon deriva dal vocabolo della bassa latinità quadrilio, col quale un tempo si ...
Leggi Tutto
confucianesimo
confucianéṡimo s. m. – Sistema di dottrine religiose, filosofiche, etiche, sociali e politiche elaborato dal pensatore cinese Confucio (c. 551-479 a. C.) e dai suoi successori; basato su una particolare attenzione verso la formazione...