Qingliu
Gruppo di funzionari imperiali cinesi (alla lettera «corrente della purezza»), che si rese attivo durante il regno dell’imperatore Tongzhi (1862-1874), partecipando al colpo di Stato che portò [...] al potere il suo successore Guangxu. Si trattava in genere di personaggi provenienti dalla élite della burocrazia confuciana, membri dell’accademia Hanlin oppure titolari di cariche nei Sei ministeri. Il Q. era molto critico verso i riformatori del ...
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Huang Zongxi (noto anche come Huang Lizhou)
Huang Zongxi
(noto anche come Huang Lizhou) Filosofo cinese (n. Yuyao 1610 - m. 1695). Visse durante gli anni più drammatici della dinastia Ming (1368-1644) [...] della dinastia Qing (1644-1911). Fu discepolo di Liu Zongzhou (1578-1645), uno dei più raffinati eruditi della scuola confuciana dell’epoca, nonché membro eminente dell’Accademia Donglin. Alla casata imperiale dei Ming rimase fedele sino alla fine ...
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Gu Yanwu
Filosofo cinese (n. Kunshan, Jiangsu, 1613 - m. 1682). Nato in un’antica e importante famiglia, si chiamava originariamente Gu Jiang, nome che però mutò in G.Y. con l’avvento della dinastia [...] (1368-1644), pur criticando le diffuse mode letterarie dell’epoca e la dottrina di alcuni eminenti pensatori della rinascenza confuciana, in partic. dei fratelli Cheng Hao (➔) e Cheng Yi (➔), e addirittura dello stesso Zhu Xi. Tali pensatori avevano ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo. ...
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Mou Zongsan Filosofo cinese (Qixia 1909 - Taipei 1995). Considerato fra i maggiori e più influenti pensatori della seconda generazione del neoconfucianesimo (Xin ruxue) novecentesco, studiò all’univ. [...] i libri che scrisse su questioni di logica, epistemologia, filosofia della storia e della politica, nonché sulle dottrine della tradizione confuciana, taoista e buddista. Interessato alla cosmologia di epoca Han (secc. 3° a.C
3° d.C.) e soprattutto ...
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Liang Qichao
Filosofo cinese (n. Xinhui 1873 - m. 1929). Ricevuta un’educazione classica, studiò in seguito filologia e critica testuale, dedicandosi a una lettura analitica dei classici e dei rispettivi [...] alla Qinghua University, scrivendo di storia della cultura cinese e della filosofia confuciana. Con la tradizione dei filosofi confuciani condivise pienamente quel ricorrente orientamento pragmatico, teso non al conseguimento di una conoscenza ...
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mandarini
Termine (dal portoghese mandarim, a sua volta risalente al sanscr. mantrin «consigliere») con il quale gli stranieri, a partire dal 17° sec., designavano i funzionari civili e militari dell’impero [...] . Venivano reclutati, a prescindere dal ceto di appartenenza, sulla base di esami. In conformità con l’idea confuciana della superiorità delle attività intellettuali, ai futuri m. era richiesto soprattutto un alto livello culturale e, in particolare ...
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Tan Sitong
Filosofo cinese (1865 - 1898). Originario della provincia dello Hunan, visse soprattutto a Pechino partecipando attivamente alle travagliate vicende politiche della decadente dinastia Qing [...] le generazioni future un alto esempio di patriottismo cinese. Studiò per lungo tempo i testi fondamentali della tradizione confuciana, senza trascurare le dottrine del buddismo, e coltivò un profondo interesse per la scienza occidentale, allora assai ...
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Zhou Dunyi
Filosofo cinese (Yingdao 1017 - Lushan 1073). Originario di una famiglia di eruditi confuciani, si ignora se abbia mai conseguito il titolo di dottore (jinshi), pur vantando un padre, Zhou [...] . fu sostenuta da Zhu Xi (➔), il quale, nel ridefinire la linea di trasmissione del dao (daotong) o della dottrina confuciana, lo volle inserire dopo Confucio (➔) e Mencio (➔) e prima dei fratelli Cheng, quasi a rappresentare l’unico e genuino legame ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] su un insieme di nozioni comuni e su un pensiero divenuto già sistematico.
Dopo l'autodafé dei libri venerati dalla tradizione confuciana, ordinato dal Primo Imperatore nel 213 a.C., s'impone un nuovo richiamo all'ordine. Poiché all'inizio degli Han ...
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