Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] concilio per deporre il papa "simoniaco, eretico, infedele". Si giunse così alla minaccia dell'interdetto a Firenze da parte di volontà di A., che dopo l'uccisione del figlio maggiore, duca di Gandia (1497), pensava forse a una riformadellaChiesa, ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] si occupano del culto divino, spesso sono chierici senza neppure il diaconato.
Tutti i tentativi diriformadellaChiesa cercarono di colpire queste commende: cosi Gregorio X nel conciliodi Lione del 1274 (c. 15, in VI, I, VI, de elect.); così il ...
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Storico, nato a Krechting (Vestfalia) il 12 giugno 1855. Professore prima all'Università di Münster, dal 1891 al 1899, poi a quella di Friburgo (Baden), dove insegna tuttora.
La sua operosità scientifica [...] tentativi diriformadellaChiesa nel sec. XV: specialmente noti sono i suoi lavori su Bonifacio VIII (Aus den Tagen Bonifaz VIII, Münster 1902), sull'ordine dei Templari (Papsttum und Untergang des Templer-Ordens, Münster 1907), e sul conciliodi ...
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Cardinale (Lucca 1469 - Roma 1549) legato al card. Alessandro Farnese per essere stato vicario generale a Parma, quando questi fu elevato al soglio pontificio (Paolo III), lo raggiunse a Roma: creato vicario [...] generale di Roma e cardinale (1539), svolse ampia attività per la riformadellaChiesa. Curialista convinto, sostenne l'assoluto primato del papa sul concilio; molto legato alla tradizione, difese la donatio Constantini; ma vide chiaro in alcune ...
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GIULIO III papa
Carlo Capasso
Giovan Maria de' Ciocchi del Monte (famiglia originaria di Monte San Savino), nato a Roma nel 1487, successe l'8 febbraio 1550 a Paolo III, del quale era stato amico. Rappresentante [...] esercizio di essi; poiché era stato sotto Paolo III della Commissione per la Riforma e a Trento uno dei presidenti del Concilio. e che era stata ceduta allo Stato dellaChiesa in cambio della creazione del ducato di Parma e Piacenza per i Farnesi), ...
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LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] (2-3 giugno 1520), riconducendo la città al dominio dellaChiesa. Alla fine, la necessità, alla quale pure egli ripugnava, di sollecitare l'aiuto imperiale contro il dilagare dellariforma luterana, lo costrinse a conchiudere (8 maggio 1521) con ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] monarchico, limitata dalla dichiarazione della superiorità del concilio, dall'obbligo dellariforma e della cooperazione conciliare, dalla soluzione di compromesso dei concordati nazionali. In realtà la Chiesa usciva più profondamente ferita dalla ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] iniziative ecclesiastiche: la ripresa e il compimento del concilio lateranense V, voluti da Leone X e accompagnati da un fiorire di speranze diriformadellaChiesa, la visita generale dell'archidiocesi fiorentina (tenuta dal vicario tra il 1514 ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] opportuno portare la questione davanti ad un concilio generale, che avrebbe potuto nel contempo trattare anche questioni diriformadellaChiesa, deve essere letto con cautela. Se è sicuro che C. V chiese a Filippo di avocare a sé l'intera questione ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] condanna di Pietro Abelardo al conciliodi nel coro dellachiesa abbaziale di Clairvaux, dove Di fatto, la riforma liturgico-musicale del giovane Ordine monastico seguì le direttive di B., ma il lavoro di redazione con la revisione sistematica di ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...