INTERESSE
Fulvio MAROI
Angelo SEGRE
Gino LUZZATTO
Giovanni DEMARIA
(dal lat. interesse "importare"; fr. intérêt; sp. interés; ted. Interesse, Zinsen; ingl. interest).
Sommario: Diritto e interesse [...] 'interesse. Ma anche per il mutuo di specie il canone 17 del conciliodiNicea, che proibisce ai chierici di dare denaro a prestito richiedendo le ἑκατοσταί, proibisce di richiedere l'ἡμιόλιον per i mutui di specie: questa proibizione è ripetuta nei ...
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. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] (v. XIV, p. 485), uno dei canoni redatti in arabo e falsamente attribuiti al conciliodiNicea, ma accolti dalla chiesa copta, vieta l'elezione di un etiopico a metropolita e pone il katholikós degli Etiopici sotto la giurisdizione della cattedra ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] , della dottrina cristiana. In questo senso tecnico ricorre nella letteratura patristica relativamente tardi. Marcello di Ancira, che fu uno dei Padri del conciliodiNicea, circa il 335, attribuiva ancora alla parola il senso e valore che aveva nell ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] . I suoi fautori cagionarono uno scisma a cui allude ancora il conciliodiNicea del 325, nel canone 19.
La persecuzione di Massimino Daia fece numerose vittime in Antiochia, ed anche quella di Licinio, che durò dal 321 al 323. Siccome la chiesa dei ...
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Città della Sicilia meridionale, capoluogo di provincia. Con r. decreto 16 giugno 1927, essa cambiò il vecchio nome di Girgenti con quello di Agrigento, dall'antica città greco-romana che ivi sorgeva.
La [...] , Teodoro e Gregorio, appartenenti al sec. VII. Un argomento addotto dal Harnack, per ritenere la chiesa di Agrigento anteriore al conciliodiNicea (325), è confutato da mons. Lanzoni (Le diocesi d'Italia, Faenza 1927, II, p. 639 segg.).
Decaduta ...
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Isola del Mare Ionio, appartenente alla Grecia, situata all'incirca fra 39°22′ (C. Bianco) e 39°50′ (C. Arástēs) lat. N., e fra 19°38′ (C. Kepháli) e 20°9′ (C. Monda) long. E. Ha un'area di 585,5 kmq. [...] computo veneto del 1766 assegna all'isola circa 45.000 ab. Non molti di più erano questi nel 1803, mentre nel 1865 se ne contavano 71.476 , prese parte tutto mutilato al conciliodiNicea; la Villa Reale di MonRepos, sede degli alti commissarî ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] della realtà, Dio può essere concepito: a) come l'Essere assoluto (Parmenide); b) come la causa trascendente del mondo (Simbolo del conciliodiNicea); c) come fine dell'universo (Aristotele); d) come sostanza immanente (Spinoza). B) secondo il punto ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] carovaniero. Le notizie che si hanno sulla città nei secoli posteriori sono scarsissime: tra i vescovi presenti al conciliodiNicea nel 325 figura un Marino vescovo di Palmira, e nel 528 viene riferita la ricostruzione delle sue mura per opera ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] il credo della messa, se combina nella sostanza, differisce nei particolari tanto dall'uno quanto dall'altro.
Il conciliodiNicea ha modificato, con piccole dichiarazioni ed aggiunte, il simbolo orientale, per introdurvi il dogma da esso definito ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] Questo diritto, limitato alla tonsura e al lettorato dal secondo conciliodiNicea (787), fu poi esteso fino al diaconato da Innocenzo IV.
Quello di abate è dunque ora nome di ufficio, segno di onore, e dignità maggiore nella chiesa. Nella gerarchia ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...